Dro, comunità tunisina in festa per unire
Oltre 60 alunni suddivisi in tre classi per una realtà che punta alla piena integrazione tra alunni e studenti di culture, lingue e nazioni diverse. Questa la scuola promossa sin dal 2005 dall’associazione «Famiglie Tunisine» di Dro che anche quest’anno ripropone la sua collaudata formula.
È infatti prevista domenica 7 ottobre presso il centro culturale di via Battisti a Dro la festa per l’avvio del nuovo anno scolastico 2018-19 che coinvolgerà tante famiglie tunisine, marocchine e algerine in arrivo non solo dall’Alto Garda, ma anche da Rovereto e dall’intera Vallagarina.
«La scuola è una realtà importate per la nostra associazione e comunità marocchina a Dro e in Trentino - sottolinea Abdessattar Chargui presidente dell’associazione “Famiglie Tunisine” di Dro - La scuola è nata nel 2005 e ha permesso a tante persone, anche italiane, di apprendere le nozioni basi della lingua araba, ed ai nostri ragazzi di conoscere e mantenere la cultura, storia e aspetti geografici ed economici della loro Paese d’origine».
Una realtà scolastica che sin dall’inizio ha avuto anche l’appoggio dell’amministrazione comunale di Dro e del sindaco Vittorio Fravezzi, oltre che del Consolato e delle autorità tunisine in Italia. «La collaborazione con l’amministrazione comunale di Dro è sempre stata positiva - ha precisato il presidente Chargui - Nei mesi scorsi abbiamo voluto donare al sindaco Fravezzi una targa ricordo, simbolo di amicizia e piena collaborazione. La comunità di Dro ci ha sempre accolto e abbiamo vissuto un clima di piena integrazione, come dimostrata anche la tradizionale “Festa del cuscus” che a fine novembre terremmo nell’area do Lago Bagattoli invitando tutte le associazioni ed i gruppi di volontariato che operano nella comunità droata, come segno di riconoscenza ed amicizia».
Nel frattempo l’associazione «Famiglie Tunisine» invita, anche con un sms, alunni e genitori alla festa per l’avvio del nuovo anno scolastico un occasione per «parlare e sostenere» il sindaco Vittorio Fravezzi (ora anche candidato nelle elezioni provinciali del prossimo 21 ottobre) e per «costruire uniti il futuro dei nostri figli».