Riva, due maxischermi donati all'alberghiera
Il Rotary club altogardesano ha effettuato una visita all’istituto alberghiero di Varone, un evento speciale che, già da solo, potrebbe ritenersi caratterizzare la corrente annata rotariana, sotto la guida del presidente Claudio Zanoni.
I soci del club sono stati accolti con molta cordialità e simpatia dalla direttrice Elisabetta Filippi, dall’ex direttore Massimo Malossini, dagli insegnanti e dagli studenti dei vari corsi che, dopo l’illustrazione dei corsi di studio e la visita alla struttura, hanno deliziato i rotariani con una squisita selezione di finger food.
Il presidente Zanoni ha ricordato che alla scuola è stato quest’anno assegnato il «Premio Arianna», nella nuova formula introdotta negli ultimi tre anni, costituita dalla donazione di un importo, lasciando poi che sia la scuola destinataria dello stesso a deciderne l’utilizzo, in conformità delle proprie esigenze.
Massimo Malossini, che dell’istituto è stato direttore per dieci anni, fino al settembre scorso, ha ricordato come quella di Varone, nel 1963, sia stata la prima scuola alberghiera istituita nella Provincia di Trento, evidenziando la crescita costante registrata negli anni nel numero degli iscritti (con aumento dell’88% dal 2010-2011 al 2018-2019).
L’obiettivo della scuola è sempre stato quello di consentire che i propri studenti, al termine dei corsi formativi, riescano poi ad inserirsi nelle strutture ricettive, considerando anche il fatto che il periodo turistico risulta sempre più allungato nell’Alto Garda, determinando così maggior appeal per questa, rispetto ad altri istituti professionali.
La provenienza degli studenti è pari al 60% per l’Alto Garda e la Val di Ledro; 25% da altre zone del Trentino ed il 15% da fuori Provincia (in particolare, Malcesine e Limone).
Questa scuola, delle 7 ad indirizzo alberghiero, presenti in Trentino, è comunque quella che mette a disposizione degli studenti l’offerta didattica più variegata. La scelta di indirizzo, tra i due diversi settori (cucina e hotelleria), deve essere comunque effettuata al termine del primo anno, tenendo presente che quasi tutti gli studenti, all’inizio del percorso, tenderebbero a privilegiare la scelta della cucina, sull’onda emotiva della celebrità televisiva di alcuni chef.
Per quanto concerne i rapporti con il mondo del lavoro, gli studenti svolgono tirocini estivi fra il 1° ed il 2° anno; 160 ore di tirocinio curriculare nel 3° anno; 500 ore nel 4° anno e 1350 ore durante il corso biennale di Alta formazione.
Più dell’85% degli studenti risulta assunto dopo il conseguimento dei vari titoli, al termine cioè dei rispettivi corsi, mentre vi è un basso tasso di abbandono. Si tratta - come è stato ricordato durante la visita - di una scuola paritaria, con concessione dei libri in comodato; gli studenti, all’inizio, devono soltanto sostenere la spesa per l’acquisto delle divise (circa 150).
Sono poi intervenuti due studenti, Alberto Pirelli (che frequenta il quinto anno) e Anna Vecchi (che frequenta il corso biennale di Alta formazione): entrambi hanno raccontato, con entusiasmo, le loro esperienze ed i successi finora raggiunti.
La direttrice Elisabetta Filippi, ringraziando il Rotary, ha annunciato che l’importo donato alla scuola per il «Premio Arianna» sarà impegnato per l’acquisto di due schermi per le sale ristorante, costituendo le stesse anche laboratori didattici, per la formazione degli studenti.