Garda / Pasqua

Clima estivo, voglia di libertà ed ecco già i primi tuffi anche alla Madonnina

Ieri un anticipo della bella stagione con i soli residenti che hanno potuto lanciarsi nel lago, quasi un simbolo di speranza sulla attesissima fine della tragica pandemia

di Davide Pivetti

RIVA DEL GARDA - Venticinque gradi, qualcuno di più al sole, cielo terso e nessuna traccia del caos che tradizionalmente avvolge i centri del Garda trentino nei giorni che precedono la Pasqua.

Condizioni ideali, insomma, perché residenti - solo loro possono - si riprendano spazi negati prima dall'invasione turistica, poi dalla pandemia, infine dall'inverno che in realtà è finito da pochi giorni.

Aggiungiamoci la voglia - tanta - di libertà, di vacanza, d'estate, che si respira ovunque in questo periodo ed ecco spiegato perchè già ieri - al 2 di aprile - si sono visti primi gruppetti in spiaggia e anche i primi temerari a fare il bagno.

Qualche presenza ai Sabbioni, qualcuna in Purfina, ma anche in Baia Azzurra e più in là verso Torbole.

Di questi tempi non ci si può spostare per attività di natura ricreativa come sarebbe farsi i primi "bagni di sole", quindi è chiaro che si tratta di rivani, torbolani e arcensi (nelle poche centinaia di metri di quel litorale) che hanno - giustamente - pensato di beffare l'inverno appena finito, la pandemia e quant'altro andando a prendersi il sole.

I più temerari restano però i giovanotti che già ieri sono tornati alla Madonnina tra Riva e Torbole dove da sempre i ragazzi della Busa si tuffano nelle acque del Garda.

Lo fanno ogni anno già da primavera, ma di solito vuol dire fine aprile, inizio maggio.

Quest'anno si sono buttati senza pensarci due volte ai primi del mese, con l'acqua a 10 gradi. Iniziativa per ora da non imitare. Si rischia l'ipotermia. 

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