Al Colle di Santo Stefano per ricordare il celebre "Obbedisco"
La cerimonia in ricordo della Battaglia di Bezzecca è iniziata alle 9.30, con l'adunata delle diverse associazioni d'arma in piazza Garibaldi, dopo i saluti delle autorità civili e militari, la sfilata e la salita verso il colle con la deposizione delle corone, con l'accompagnamento musicale della Fanfara degli Alpini di Pieve di Bono
LEDRO. Commemorazione ufficiale, oggi, della battaglia di Bezzecca, in Val di Ledro, che si svolse nel luglio del 1866 durante la Terza Guerra d'Indipendenza. Accanto al vicepresidente della Provincia, Mario Tonina, vi erano il sindaco del Comune di Ledro Renato Girardi e Francesco Garibaldi Hibbert, erede e presidente dell'Associazione nazionale Giuseppe Garibaldi.
"Riflettere sul nostro passato – ha detto Tonina – è importante, ce lo ha ricordato anche il presidente Mattarella, venuto a Trento l'altro giorno per consegnare la laurea ad horem ad Antonio Megalizzi. Ricordare il passato ci aiuta ad affrontare le fragilità del presente e a rilanciare l'impegno forte di pace che deve sempre guidarci. Il percorso di unificazione nazionale unito ai tragici eventi bellici del secolo scorso hanno segnato il nostro Trentino”.
E ha aggiunto: “Ma se osserviamo il percorso compiuto negli ultimi decenni del Novecento, possiamo certamente vedere come la comunità trentina abbia saputo costruire un patrimonio di valori e di coesione che ci ha garantito un lungo periodo di pace. La pace non è mai una conquista definitiva ma si costruisce giorno dopo giorno".
Il sindaco di Ledro, Girardi, nel ricordare i fatti d'armi del Colle di Santo Stefano, ha sottolineato come si trattò di una battaglia dal grandissimo significato per l'unità d'Italia, che rese famosa Bezzecca in tutt'Italia quale luogo storico del Risorgimento italiano. Dall'unità d'Italia a quella europea, "costruita con il dialogo fra le nazioni", un'Europa che va rafforzata con il coinvolgimento dei giovani "che devono farsi parte attiva".
Quindi Francesco Garibaldi ha ricordato la battaglia di Bezzecca, "momento fondamentale di costituzione dell'identità nazionale", e la straordinaria figura di Garibaldi, ma anche di Anita, "spirito libero, forte e coraggioso", evidenziando come l'impegno dei discendenti sia quello di promuovere la memoria attiva di Giuseppe Garibaldi in tutto il mondo, il suo combattere per l'indipendenza e nei valori in cui credeva.
Bezzecca e Garibaldi
La notorietà di Bezzecca si deve alle vicende della storica battaglia del 21 luglio 1866 fra i volontari garibaldini e le truppe austriache; proprio qui Giuseppe Garibaldi rispose con il famoso "Obbedisco" all’ordine di ritirata dal Trentino, alcuni giorni dopo, da parte di Vittorio Emanuele II. Ma il colle di Santo Stefano fu interessato anche dal Primo conflitto mondiale e il sito divenne, nei decenni successivi, luogo di memoria non solo delle vicende garibaldine ma anche della Grande Guerra. Accanto al Sacrario e al cimitero, rimangono le lapidi in memoria della Battaglia del 1866, le trincee, i camminamenti, i monumenti e le lapidi in onore dei combattenti della prima guerra mondiale.
La cerimonia di oggi
La cerimonia in ricordo della Battaglia di Bezzecca è iniziata alle 9.30, con l'adunata delle diverse associazioni d'arma in piazza Garibaldi, dopo i saluti delle autorità civili e militari, la sfilata e la salita verso il colle con la deposizione delle corone, con l'accompagnamento musicale della Fanfara degli Alpini di Pieve di Bono. Quindi la Santa Messa in ricordo dei caduti di tutte le guerre.
La commemorazione odierna ha chiuso tre giorni di manifestazioni dedicate alla celebre battaglia: venerdì 16 luglio infatti si è tenuta la presentazione del libro "La flotta di Garibaldi. La campagna 1866 fra il Lago di Garda e Bezzecca", di Marco Faraoni, mentre ieri il concerto dei Cordas et Cannas "Garibaldi in Sardegna".