Ledro, posizionato un semaforo sulla strada di Pur: la statale 240 resta chiusa anche a Pasqua
Il Comune ha cambiato idea, dopo il «no» categorico ribadito più volte (anche a l’Adige) sull'ipotesi di una segnaletica luminosa sulla strada che collega Pieve a Molina. Continuano intanto i lavori di ripristino della statale dopo la frana dell’11 febbraio. In loco le indicazioni da seguire per il percorso dedicato a bici e pedoni
OPERA Ledro, a Mezzolago si lavora con mezzi telecomandati
L'IDEA Ledro, dopo la frana i cittadini si mobilitano per gli studenti
LA FRANA Grossa frana tra Mezzolago e Molina di Ledro
LEDRO. La seduta consiliare di mercoledì sera ha inaugurato per Ledro una nuova puntata in ambito viabilistico. Con un sorprendente dietrofront, l'amministrazione comunale ha deciso di attivare, da oggi (venerdì 22 marzo), un semaforo permanente lungo la strada di Pur spazzando via quel categorico «no» più volte ribadito in merito alla possibilità di posizionare una segnaletica luminosa sulla strada che collega Pieve a Molina.
L'auspicio? Attutire i colpi che la circolazione veicolare subirà con l'arrivo del flusso turistico primaverile e l'imminente weekend di Pasqua. Come è noto i lavori di ripristino della statale 240 - teatro della frana che l'11 febbraio ne ha interrotto l'utilizzo tra Molina e Mezzolago - hanno incontrato numerosi ostacoli, tanto da impedirne la riapertura a senso unico alternato entro fine mese. La novità è emersa durante la discussione riservata alla mozione «Muoversi a Ledro» (vedi l'Adige del 10 marzo) presentata dai gruppi di minoranza e dedicata alla mobilità attuale e futura della vallata.
A tale dispositivo politico la maggioranza ha ribattuto proponendone uno ulteriore che potesse fungere da mozione condivisa all'unanimità. Intento naufragato, nonostante i tentativi di confronto e l'aggiunta di un raffronto a microfoni spenti. Di fatto, quanto proposto dall'opposizione è stato respinto con l'astensione dalla maggioranza che, nel prossimo civico consesso, porterà il testo "rivisto". Unica rara nota di concordanza? La scarsa comunicazione istituzionale, con il (parziale) "mea culpa" del Comune.
Nel corso del dibattito il sindaco Renato Girardi ha chiarito i motivi dei differenti limiti di transito posti ai mezzi pesanti dall'ordinanza comunale (7.5t) e da quella provinciale (3.5t). «La Provincia ha sbagliato e copiato male i dati della nostra ordinanza - ha affermato - per non aggravare il disagio delle aziende locali, abbiamo scelto le 7.5 tonnellate e, di notte, è consentito il transito a veicoli dal peso superiore. Siamo consapevoli che la strada di Pur non sia una statale».
Per quanto concerne l'invito a trovare una soluzione che consenta agli studenti delle superiori di raggiungere gli istituti scolastici di appartenenza, la giunta ha risposto che, a seguito dell'iniziale sopralluogo con «Trentino Trasporti» (con tanto di sindaco e rappresentanze sindacali a bordo del pullman adibito all'ispezione) si è delineata in fretta l'impossibilità di usufruire di autobus da 50 posti quanto quella di trasportare i 140 ragazzi da Tiarno a Riva con 7 bus da 20 posti a causa della carenza di autisti.
Mancanza di personale ravvisata dall'opposizione anche nelle forze dell'ordine: al momento, presidiano il traffico veicolare nelle ore di punta sull'asse di Pur due agenti della Polizia Locale, coprendo 10 ore al giorno. Uno dei due agenti è il medesimo che, pre frana, si trovava impegnato a supervisionare i bimbi di Enguiso i quali, via Piedibus, raggiungono la scuola elementare in un tratto di strada pericolosissimo (l'Adige del 3 marzo). Bambini ora privati della sicurezza dell'occhio in divisa, come ha ricordato il consigliere di minoranza Andrea De Guelmi. Si precisa che il Piedibus non richiederebbe la presenza d’ordinanza di un vigile, ma constatata la situazione viaria del paese il Comune l’aveva attivato.
Sebbene il collega Massimiliano Rosa abbia richiamato all'attenzione le competenze della Conferenza dei sindaci, organo presieduto dallo stesso Girardi, quali stabilire le priorità del servizio di polizia e la possibilità di riallocare alcuni agenti in caso di emergenza in un determinato territorio, la giunta non ha espresso l'intenzione di procedere a simili solleciti. In ogni caso, il semaforo installato oggi non sostituirà i due vigili urbani nelle fasce orarie sovraccariche di veicoli.