Base jumper precipita e muore sul monte Brento, difficile l'intervento di recupero
L'incidente verso le 13 di oggi, sabato 6 aprile, impegnate sul posto le squadre del soccorso alpino di Riva del Garda e di Dro, con il supporto dell'elicottero: la vittima è una donna canadese di 41 anni: intervento concluso solo alle ore 18
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TRENTO. Una base jumper canadese del 1983 ha perso la vita nella prima mattinata di oggi in seguito ad un tentativo di lancio dal Becco dell'Aquila, sul monte Brento, in valle del Sarca. La donna, dopo aver effettuato il proprio volo per qualche centinaio di metri, ha presumibilmente aperto con troppo anticipo la vela, schiantandosi di conseguenza sulla parete sottostante, dov'è rimasta incastrata ad alcune sporgenze. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 7.40.
La Centrale Unica di Emergenza ha chiesto l'intervento dell'elisoccorso, mentre sul posto si portavano gli operatori della Stazione Riva del Garda e Trento Monte Bondone del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino. La donna, inerme, si trovava in un punto decisamente difficile da raggiungere, sotto a degli impervi strapiombi, che hanno costretto l'elicottero a verricellare sulla cengia sottostante (lungo la Via degli Amici) 6 soccorritori.
Gli operatori in parete hanno quindi iniziato la progressione su roccia per arrivare alla jumper, che nel frattempo non dava segni di vita, attrezzando in artificiale 60 metri circa di parete. Un lavoro lungo e difficoltoso che ha richiesto un ulteriore intervento dell'elicottero per portare ai soccorritori tutto il materiale necessario all'operazione di avvicinamento, conclusasi intorno alle 14.30, quando il gruppo ha raggiunto la jumper, già deceduta a seguito del forte impatto. Ottenuto poi dai Carabinieri di Riva del Garda il nulla osta per la rimozione della salma, si è proceduto a calare il corpo della donna verso la cengia, per poterlo infine elitrasportare a valle. Il recupero si è quindi concluso attorno alle 18.