Lupi in Trentino, adesso la presenza è sicura anche in Val di Ledro
“Il 23 dicembre abbiamo registrato una prima predazione di ovini a Tiarno di Sopra - specificano dall'ufficio forestale - il lupo ha ucciso 4 pecore. Il giorno dopo, la Vigilia di Natale, è stato predato un secondo gregge, appartenente a una diversa azienda: il bilancio è di una pecora adulta morta e di altre quattro adulte ferite. Purtroppo i lupi sono ovunque”
I DATI Grandi carnivori, nel 2023 in Trentino 98 orsi e 200 lupi
FASSA Il lupo passeggia tra sciatori e mamme con il passeggino
LEDRO. I lupi sono arrivati anche in valle di Ledro. A confermare il vociferare dei cittadini, divenuto presto uno degli argomenti principali delle tavolate natalizie di questi giorni , è stato il Servizio Foreste e Fauna della Provincia Autonoma di Trento che ha appurato l'entità dei danni e fatto i rilievi del caso prima di tracciare il quadro completo di quanto accaduto.
«Il 23 dicembre abbiamo registrato una prima predazione di ovini a Tiarno di Sopra - specificano dall'ufficio forestale - il lupo ha ucciso 4 pecore. Il giorno dopo, la Vigilia di Natale, è stato predato un secondo gregge, appartenente a una diversa azienda: il bilancio è di una pecora adulta morta e di altre quattro adulte ferite. Purtroppo i lupi sono ovunque: a Ledro sono arrivati più tardi, qualche anno fa la attraversavano senza fermarsi. Oggi invece i branchi hanno completato il territorio provinciale: non vi è un'area in Trentino in cui non siano arrivati. Mi rendo conto sia difficile tranquillizzare la popolazione ma tengo a sottolineare che, come Corpo Forestale, siamo accanto ai cittadini e ai loro animali: dopo aver portato a termine i piazzamenti successivi alle segnalazioni ricevute, ricordiamo ai proprietari di bestiame di effettuare la richiesta di indennizzo. Gli allevatori hanno la possibilità di accedere alle opere di prevenzione mediante richiesta in comodato d'uso gratuito o di contributo. Nelle zone ove il lupo è presenza stabile, sono preparati: a Ledro, sino ad ora, la loro presenza era invece sporadica».
Anche per questo, infatti, i lupi hanno avuto accesso facilitato all'interno dei recinti locali. «Ho avuto modo di confrontarmi con uno dei due pastori colpiti - commenta Claudio Oliari, vicesindaco di Ledro - possiede, per passione, un gregge dal 1999, ma le nuove insidie rendono faticoso continuare su questa strada. I ledrensi, da tradizione, si prendono cura dei propri animali con sincero affetto. Quanto accaduto li rammarica e delude. Non sono persone che mirano alla polemica, semmai l'esatto opposto. Il legame affettivo con il proprio gregge però è forte e vedere alcune pecore morire perché predate li ha afflitti. Io stesso risiedo con la mia compagna e i miei due bambini in località Cerì, a Tiarno di Sopra. Non distante dal paese, ma vicino al bosco: la preoccupazione oggi è tanta».
«Mia moglie, al mattino del 16 dicembre, stava camminando lungo la ciclabile a Tiarno di Sotto - ha scritto un cittadino, via social - giunta nei pressi di una stalla, si è accorta di essere seguita da quello che a lei era sembrato essere un cane. Dai guaiti e dall'ululato emessi, ha poi ipotizzato potesse trattarsi di un lupo».
Un'altra segnalazione dai boschi vicino al paese di Molina, dove è stata rinvenuta la carcassa di un capriolo. Tra lo sgomento e l'apprensione: i cittadini di Ledro si chiedono ora se potranno continuare a prendersi cura e a vivere il proprio territorio con la serenità che ha contraddistinto i tempi passati.