Frana in Cadore, i morti salgono a 3
Durante le ricerche del compagno della ragazza estratta ieri dalla sua macchina trascinata dalla frana del torrente Rusecco, sono stati rinvenuti i corpi senza vita di due persone, al momento non identificate, uno un chilometro circa sotto la briglia dove si è fermata l'auto della coppia, l'altro molto più a valle.
Il corpo del turista polacco travolto dalla frana in Cadore è stato individuato poco fa dai vigili del fuoco di Belluno. Lo sfortunato escursionista si trova a poche decine di metri dal luogo, sul greto del torrente Rusecco, dove i pompieri erano riusciti ieri sera a salvare la moglie. Sono in corso le operazioni per il recupero del corpo anche con l'ausilio dei carabinieri. Un ulteriore allarme nel frattempo è stato dato per un'altra auto investita dallo smottamento. I vigili del fuoco stanno procedendo alle verifiche
C'è un disperso per il maltempo nel Veneto già colpito dalla tromba d'aria dell' 8 luglio sulla Riviera del Brenta. Ieri una bomba d'acqua ha provocato frane e smottamenti tra Cortina, rimasta parzialmente isolata, e San Vito di Cadore. Una frana ha fatto tracimare un bacino di contenimento, e l'acqua ha travolto tre automobili, tra cui quella di una coppia di giovani coniugi polacchi: lei è stata tratta in salvo dai pompieri, lui risulta invece disperso.
LA NOTIZIA
Il Veneto ancora una volta flagellato da eventi atmosferici estremi. Dopo la tromba d'aria dell'8 luglio sulla Riviera del Brenta, con 4 morti, questa volta è stata una 'bomba d'acquà, scatenatasi tra Cortina e San Vito di Cadore, nella Valle del Boite, a causare una serie di frane e smottamenti. La più imponente, innescata dall'esondazione del torrente Ru Secco, che ha fatto tracimare un bacino di contenimento, ha travolto tre automobili a San Vito. Due erano vuote, sulla terza si trovava una coppia di giovani coniugi polacchi: lei è stata tratta in salvo dai pompieri, lui risulta invece disperso. Le tre vetture erano parcheggiate davanti ad una piccola baita vicina ai tracciati delle piste da sci, pochi chilometri sopra il paese. La furia dell'acqua e del fango ha strappato via le automobili e le ha scaraventate nel greto del torrente, decine di metri più in là. La donna, trovata in stato di ipotermia, pensava che il marito fosse imprigionato nella vettura, ma i pompieri che hanno ispezionato l'abitacolo l'hanno trovato vuoto. Ora, con l'aiuto delle fotoelettriche, sono in corso le ricerche dell'uomo lungo il greto torrente. I vigili stanno terminando di controllare anche altre auto che gli escursionisti lasciano parcheggiate, talvolta per trascorrervi la notte. La frana, venuta giù come già in passato dalle pendici del monte Antelao, ha invaso la statale Alemagna, isolando così anche Cortina d'Ampezzo, e ha raggiunto un'abitazione, dove non c'era nessuno, innescando allagamenti e colate di fango che hanno interessate altre case ed esercizi commerciali. Travolto anche un piccolo ponte lungo la pista ciclabile di San Vito. Nella zona stanno lavorando da ore una trentina di vigili del fuoco e di volontari. Ma San Vito non è stato l'unico colpito dal fortissimo nubifragio. Un'altra frana è scesa a valle nella zona di Borca di Cadore, a Cancia, dove nel luglio del 2009 un fenomeno analogo causò la morte di due persone, madre e figlio, sepolte nella loro baita da fango e sassi, ed una terza si è scaricata invece nei pressi di Auronzo, ricoprendo la strada regionale 48 delle Dolomiti. Qui il fenomeno è stato provocato dalla tracimazione del torrente Giralba. Come sulla statale Alemagna, anche in questo caso la circolazione è bloccata.