Restare «a penzoloni» sulla seggiovia a causa di un blackout. È successo sulle nevi dell’Alto Adige e del Bellunese occidentale.

In Alta val Badia un’interruzione di corrente elettrica ha causato problemi sulle piste da sci a partire dall’ora di pranzo: un guasto tecnico agli impianti dell’azienda energetica Terna ad Alleghe in provincia di Belluno ha di fatto paralizzato gli impianti di risalita del comprensorio sciistico dell’Alta val Badia.

Il guasto originario sarebbe avvenuto sulla linea ad alta tensione Cencenighe – Saviner di Rocca Pietore.

I disagi hanno colpito ovviamente anche le utenze (domestiche e non) di una vasta zona del Bellunese (vari comuni dell'Agordino, ma anche Cortina d’Ampezzo e Zoldo Alto) serviti dalla cabina di E-Distribuzione di Saviner il cui balckout ha avuto risvolti anche in Trentino, nel territorio comunale di Canazei.

A cascata lo stop elettrico si è riverberato sulla cabina primaria di Corvara di Terna.

Gli sciatori, che in quel momento si trovavano sugli impianti di risalita in Badia, sono stati portati alle stazioni a monte grazie ai gruppi elettrogeni d’emergenza.

I collegamenti con le altre località della «Sella Ronda», il giro del gruppo del Sella che si percorre sugli sci, sono stati repentinamente garantiti con autobus e taxi, spiegano i responsabili di Dolomiti Superski interpellati dall’Ansa.

Disagi anche per gli sciatori rimasti bloccati sugli impianti bellunesi, nella zona di Alleghe e di Arabba.

Nell’area sciistica dell’Alta Badia sono stati rimborsati i giornalieri emessi questa mattina. L’alimentazione energetica è stata ripristinata a metà pomeriggio.

I responsabili di Dolomiti Superski hanno fatto sapere che «ai possessori di skipass, esclusi gli stagionali, che non hanno potuto usufruire della giornata sci (previa analisi della tracciatura utilizzo in giornata), sarà riconosciuto un adeguato rimborso».

Dolomiti Superski afferma anche, «che il disservizio è dovuto al mancato approvvigionamento di energia elettrica, che non dipende dalle società impiantistiche delle Dolomiti».