Si temono nuovi crolli sulla Marmolada, diverse le cordate travolte dalla gigantesca valanga
L'elicottero del Soccorso alpino procede alla bonifica dell'area con il sistema per il distacco programmato
LA TRAGEDIA Continuano le ricerche dei dispersi, sei le vittime e otto i feriti
BELLUNO. Il seracco di ghiaccio che si è staccato presso la cima della Marmolada ha travolto più cordate di escursionisti che stavano salendo in vetta oggi, 3 luglio, poco prima delle 14.
Il bilancio provvisorio parla di sei vittime, otto feriti e un numero imprecisato di dispersi.
Secondo una prima ricostruzione del Soccorso alpino, il distacco è avvenuto dalla calotta sommitale del ghiacciaio della Marmolada, sotto Punta Rocca, una valanga di neve, ghiaccio e roccia che ha travolto nel suo passaggio anche la via normale dove stavano salendo gli alpinisti.
La situazione sulla montagna è ancora a rischio e per evitare nuovi distacchi l'elicottero del Soccorso alpino di Trento sta provvedendo alla bonifica dell'area con la Daisy Bell (un sistema elitrasportato per il distacco programmato delle valanghe, ndr) e scongiurare così il più possibile il pericolo per gli operatori.
Sul posto anche gli elicotteri bellunesi del Suem di Pieve di Cadore e di Dolomiti Emergency di Cortina, della Protezione civile della Regione Veneto, dell'Air service center. Attive diverse stazioni del Soccorso alpino bellunese e trentino.
Degli otto feriti al momento recuperati, 2 sono stati trasportati all'ospedale di Belluno, uno, il più grave, in quello di Treviso e 5 in quello di Trento.