Valanga sulla Marmolada: almeno sei escursionisti morti e dieci feriti
Diventa sempre più drammatico il bilancio della slavina che si è staccata poco prima delle 14 di oggi, domenica 3 luglio: una massa enorme di roccia e ghiaccio su diverse cordate che si trovavano sotto la vetta. Sul posto numerose squadre del soccorso alpino trentino e bellunese, oltre a cinque elicotteri: sarebbero 15-20 gli escursionisti coinvolti, due dei feriti sono in condizioni gravi. Le salme delle vittime sono state portate a Canazei
IL VIDEO Le impressionanti immagini della grande valanga
LE FOTO Ecco il punto in cui si è staccata la massa si ghiaccio
IL FATTO Crollo sulla Marmolada travolge gruppo di escursionisti
TRENTO. Sono almeno sei le persone che hanno perso la vita, altre dieci sono state trasferite in ospedale, mentre la vasta operazione di ricerca di eventuali dispersi è stata sospesa nel pomeriggio per il rischio di nuovi crolli. Le ricerche continuano dall'alto con gli elicotteri.
L'incidente è avvenuto sul versante trentino del ghiacciaio: il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, ha confermato che le vittime sono sei e ha precisato che i feriti sono 10 o 14 feriti.
Quattro gli alpinistiilelsi e portati a valle. Il ghiacciaio è ora interdetto al pubblico e tutti gli escursionisti presenti sono stati evacuati
Il vasto fronte della slavina, originata dal crollo di un serracco (torre) di ghiaccio in vetta, avrebbe infatti coinvolto 15-20 escursionisti che si trovavano in un tratto della via normale tra Pian dei Fiacconi e Punta Penia.
Il Soccorso alpino spiega che sono state travolte diverse cordate, che si trovavano poco sotto la vetta del ghiacciaio.
Il personale del Soccorso alpino bellunese e trentino è al lavoro con i cani da valanga alla ricerca dei dispersi. Oltre a varie decine si operatori a terra, le ricerche sono affidate a cinque elicotteri, anche con l'impiego di apparecchiature speciali.
Il distacco sarebbe avvenuto poco sotto quota tremila, in una giornata in cui la temperatura è particolarmente alta e si temono altri crolli.
È crollata una parte della calotta del ghiacciaio sommitale di Punta Rocca: una valanga di ghiaccio neve e roccia che ha travolto chi si trovava sulla via normale.
I feriti sono stati ricoverati in più ospedali: Belluno, Treviso, Trento e Bolzano.
Le salme delle vittime sono state portate allo stadio del ghiaccio di Canazei, in val di Fassa, a pochi chilometri dal passo Fedaia, il valico che si trova sotto la Marmolada.
Al palazzo del ghiaccio è inoltre stato attivato un team di psicologi per assistere i parenti delle vittime.
Sarebbe crollato un vasto seracco di ghiaccio, a quota 3 mila circa, nei pressi di Punta Rocca, lungo l'itinerario di salita della via normale per raggiungere la vetta. Il serracco è una formazione tipica di un ghiacciaio, a forma di torre, originata dall'apertura di crepacci.
Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, sta raggiungendo Canazei dove è stato allestito un punto operativo di emergenza.
Gruppi di persone non coinvolti sono stati accompagnanti a valle dai soccorritori.
Un elicottero è stato attrezzato con la campana Recco, un'apparecchiatura che permette di ricercare chiunque sia in difficoltà in zone aperte.