Riparte la stagione dello sci: 110 milioni per impianti e neve artificiale
Ecco i dati diffusi da Dolomiti Superski: 12 comprensori fra Trentino, Alto Adige e Bellunese, i primi apriranno dal 25 novembre per proseguire l’attività per quasi cinque mesi. Una rete di 1.200 chilometri totali di piste e 450 impianti di risalita: non trascurabili i ben 6mila generatori per l’innevamento programmato e i 190 bacini e vasche per la raccolta idrica
NOVITÀ Bacino per l'innevamento artificiale al Belvedere-Col Rodella
CLIMA Tra vent'anni un mese in meno con neve a duemila metri
TRENTINO La neve artificiale costa 24 milioni di euro l'anno
CRITICHE Legambiente, in Trentino Alto Adige record di invasi artificiali
ANALISI Sempre meno neve sui ghiacciai del Trentino, 2023 meglio del 2022
TRENTO. Un investimento di circa centodieci milioni di euro per la sostituzione dei vecchi impianti di risalita e in particolare per l'ammodernamento dei sistemi di innevamento artificiale. Un dato che non passa inosservato quello presentato ieri a Milano da Dolomiti Superski per la ripartenza della sua 49esima stagione invernale. La società, che conta all'incirca 1.200 chilometri di piste distribuite in diversi comprensori tra Trentino, Alto Adige e Veneto, consentirà agli amanti degli sport sulla neve di ripartire sulle sue piste il prossimo 25 novembre.
Il dato che più di tutti salta all'occhio è l'elevata somma che è stata stanziata dalle 130 società che gestiscono gli impianti di risalita e che, proprio durante l'estate, hanno deciso di investire «circa 110 milioni di euro nella sostituzione degli impianti di risalita obsoleti con modelli di nuovissima generazione e soprattutto nell'ammodernamento dei sistemi di innevamento programmato», si legge in una nota di Dolomiti Superski. Nonostante il grande dibattito sulla crisi climatica e, conseguentemente sulla sostenibilità ambientale della neve artificiale, i comprensori puntano comunque a garantire «la sciabilità nel caso le condizioni meteo di inizio stagione non dovessero essere favorevoli».
Tanti infatti i nuovi generatori di neve, come per lo Skicarosello Corvara in Alta Badia, il rinnovo della stazione di pompaggio in Valdaora, ma anche il nuovo bacino di raccolta idrica per l'innevamento a Canazei. Tra gli impianti pure gli skilift nuovo "Cevedales" di Monte Pana e la sciovia "Heinrich Harrer-Hawaii" nel comprensorio 3 Cime Dolomiti a Sesto/Moso, ma il «fiore all'occhiello» è la cabinovia a 10 posti con stazione intermedia "Plose 1+2" che collega la località di Sant'Andrea sopra Bressanone con l'area sciistica Plose nel comprensorio di Rio Pusteria-Bressanone.
Proprio in occasione della presentazione della stagione invernale sono stati forniti alcuni numeri sui 12 comprensori sciistici di Dolomiti Superski, «che insieme offrono 1.200 chilometri di piste, una vasta offerta di strutture del tipo snowpark, family fun line, cross line (58) e 450 impianti di risalita in oltre 50 località alpine». Ottocentonovanta il numero complessivo di piste, 350 il numero totale di gatti delle nevi attivi. Non trascurabili i ben 6mila generatori di neve e i 190 bacini e vasche per la raccolta idrica. Non solo: si parla di 670mila persone trasportate ogni ora e 75 punti vendita di skipass.
Il tutto distribuito in diverse località delle provincie di Bolzano, Belluno e Trento: Cortina d'Ampezzo, Plan de Corones, Alta Badia, Val Gardena/Alpe di Siusi, Val di Fassa/ Carezza, Arabba-Marmolada, Tre Cime Dolomiti, Val di Fiemme/Obereggen, San Martino di Castrozza/Passo Rolle, Rio Pusteria-Bressanone, Alpe Lusia-San Pellegrino, Civetta.
L'obiettivo come comunicato, rimane quello di riuscire a «puntare ancora sulla costanza e l'affidabilità per quanto riguarda la qualità del servizio offerto, e della novità in termini di infrastrutture innovative in numerose zone sciistiche. Al centro dell'attenzione di Dolomiti Superski rimangono sempre l'utente - viene spiegato - l'ambiente e la popolazione locale».
E il motto "We care about the Dolomites" sembra essere «la declinazione di quanto la destinazione sciistica più vasta al mondo, da sempre e sempre di più, si è prefissata di fare». Un punto di riferimento «per la popolazione locale quale datore di lavoro, volano per l'economia turistica e leader della filiera che si è creata intorno allo sci in inverno, ovvero all'escursionismo e alla Mtb in estate».
I primi comprensori sciistici sulle Dolomiti apriranno l'ultimo sabato di novembre, il 25.11.2023 «mentre gli altri seguiranno man mano fino all'apertura ufficiale il 5 dicembre 2023». Quasi 5 mesi di stagione, spiega Dolomiti Superski, che terminerà verso metà aprile, «mentre singole zone terranno aperto fino al primo maggio, condizioni meteo e di innevamento permettendo». F. C.