Marcialonga, 250 mila euro per 100mila metri cubi di neve
Domenica sarà ancora tempo di Marcialonga, per la 42ª volta
Domenica sarà ancora tempo di Marcialonga, per la 42ª volta. L'edizione 2015 sarà molto probabilmente la più miracolosa della storia della Regina delle Granfondo, nata nel 1971 e da allora costantemente cresciuta, anno dopo anno. Passando anche dagli annullamenti per la mancanza di neve, come nel '75 o più recentemente nell'89 e '90, annate in cui l'inverno fu latitante, proprio come in questo 2015. Ma nel frattempo sono cresciute le potenzialità della Marcialonga, capace di far fronte alle bizze del meteo per garantire la gara, pur in assenza pressochè totale di materia prima naturale, sul tracciato appena ridotto già sperimentato nel 2007.
CHE SFORZO. Cinquantasette chilometri o poco meno interamente innevati artificialmente, producendo oltre 100.000 metri cubi di neve grazie ai 20 cannoni di proprietà più ad altri messi a disposizione dagli impiantisti delle due vallate, per poi ridistribuirla lungo il tracciato, con un costo stimato che va a sfondare i 250.000 euro. Davvero uno sforzo sovrumano.
«La decisione è maturata lunedì - commenta il presidente Angelo Corradini - ma sono pronto a garantire che il tracciato di gara sarà in condizioni perfette e ideale per tutti, dal primo all'ultimo dei bisonti: è vero che nelle prossime ore è attesa un po' di neve, ma ormai sarebbe impossibile cambiare idea, essendo le strutture già in fase di ultimazione, specie per quanto riguarda la partenza, spostata dalla piana di Moena a Mazzin. Ma la neve sarà comunque utile per dare un tocco scenografico alle vallate e non vedere il nastro bianco in mezzo ai prati».
Tutto confermato dunque da Mazzin in poi: risalita verso Canazei e poi giù lungo l'Avisio fino al giro di boa di Molina di Fiemme per raggiungere il traguardo di Viale Mendini a Cavalese dalla salita della Cascata.