Trento- Penia, rotaie per il futuro
Quello che sembrava un sogno velleitario di qualche sognatore, oggi sta diventando qualcosa di più concreto. Complice anche quello che succede in Alto Adige, la ferrovia Trento-Penia trova coinvolge sempre di più enti ed associazioni.
Il progetto. sarà presentato a Soraga venerdì 20 novembre alle 20,30 presso la Gran Ciasa nella terza ed ultima conferenza pubblica dedicata alla presentazione dello studio riguarda l’ipotesi di percorso per la nuova ferrovia Trento-Penia di Canazei. L’incontro è naturalmente promosso ancora dal Consorzio Bim Adige, Vallata dell’Avisio, con la collaborazione delle comunità territoriali di Fiemme e Cembra, del Comun General di Fassa e di Transdolomites. È invitata tutta la cittadinanza della vallata ladina e la serata sarà aperta dal saluto del presidente del Bim Giuseppe Negri e del presidente della Vallata Armando Benedetti.
Poi parleranno Francesco Rossi e Giovanni Saccà, che, assieme a Thomas Demetz, hanno lavorato per la preparazione dello studio ferroviario. Interverrà quindi anche Helmuth Moroder, ingegnere reduce dall’importante esperienza in Sta (Strutture Trasporti Alto Adige) per la stesura del progetto destinato a riattivare la ferrovia Merano-Malles, assieme a quelli sulla ferrovia della Val Pusteria. Con Moroder, parlerà anche Marco Danzi della Qnex di Bolzano, esperto in Economia e Managment dei Trasporti, Logistica e Infrastrutture e che, già nel 2009, ha promosso il primo studio ferroviario delle valli dell’Avisio. Infine, molto atteso l’intervento di Ferdinando Stanta di Milano, che vanta un’esperienza ultradecennale di ricerca e consulenza a Regioni ed Enti locali sulla regolazione, programmazione ed analisi economica dei servizi di trasporto locale, convenzionali ed innovativi, con una particolare specializzazione sui servizi ferroviari. La serata sarà moderata da Francesco Dellantonio, già vicesindaco di Soraga nella precedente legislatura e membro del consiglio direttivo della Vallata del Bim.
«Obiettivo dell’incontro» dice «è coinvolgere il pubblico nel dibattito attorno al tema della mobilità pubblica, ferroviaria ma non solo. E’ infatti opportuno promuovere una seria riflessione sul ritardo enorme accumulato dal Trentino in termini di infrastrutture per il trasporto pubblico ferroviario e nel contempo fare delle valutazioni che vadano al di là dei numeri per aprirsi a ragionamenti indirizzati alla necessità ed urgenza di attivare politiche di programmazione territoriale per i prossimi anni».