Rifiuti, Cavalese cambia la raccolta ed arriva il "porta a porta"

Il consiglio comunale si «scontra» di nuovo a Cavalese. Questa volta è stata la questione dei rifiuti a tenere banco, con un durissimo scontro tra maggioranza e opposizione. I battibecchi e gli insulti più o meno velati sono volati per tutta la durata delle discussioni, senza che la maggioranza e la minoranza siano riusciti a trovare un compromesso o un punto d’incontro. Le polemiche hanno coinvolto anche il presidente e il direttore di «Fiemme Servizi», Giuseppe Fontanazzi e Andrea Ventura, intervenuti al consiglio comunale per esporre il progetto di raccolta differenziata «in house».
 
Il progetto è stato proposto sulla base delle richieste pervenute dagli stessi utenti e prevede la raccolta «porta a porta» e l’eliminazione delle campane. Il provvedimento presenterebbe numerosi vantaggi, tra cui il miglioramento della qualità dei rifiuti differenziati e il ridimensionamento degli episodi di utilizzo scorretto delle campane. La modifica del sistema di raccolta differenziata richiede però nuovi regolamenti e dei ritocchi ai sistemi di tariffazione. In particolare i costi per questo tipo di raccolta potrebbero essere leggermente maggiorati per coprire l’aumento delle spese per il personale, che incrementerà di circa 10 unità. Sulla base dei chiarimenti tecnici dati da Fontanazzi e Ventura, che hanno registrato e risposto anche alle attente e pertinenti osservazioni del consigliere Franco Corso la proposta è stata approvata con i soli voti della maggioranza, mentre la minoranza si è dichiarata contraria perché, come ha sostenuto Beppe Pontrelli: «l’unica certezza che porta il nuovo sistema è relativo all’aumento dei costi». 
 
A questo punto l’assemblea si è di nuovo divisa e il sindaco Welponer ha finito per allontanarsi temporaneamente, senza rispondere ai dubbi della consigliera Bruna Dal Palù in merito alle spese. L’avvocato Pontrelli, poi, non ha permesso al direttore di Fiemme Servizi, invitato dalla presidente del consiglio, di intervenire, sostenendo che Ventura sia parte interessata e non attendibile. «Voi fate finta di amministrare - è insorto il leader di minoranza rivolto al sindaco - fate quello che volete e non vi assumete la responsabilità di rispondere alle osservazioni che vi vengono mosse. Siete vergognosi». Il sindaco Silvano Welponer ha infine ammesso l’inconciliabilità dialettica e la difficoltà di dialogare con l’opposizione.
 
L’ordine del giorno prevedeva 12 punti da discutere. L’ultima seduta del consiglio comunale si era chiusa alla presenza dei soli consiglieri di maggioranza perché la minoranza si era allontanata dall’aula in seguito a una contesa. Il dissenso fra le due fazioni, ben lontano dall’essere risolto, si è palesato anche durante il consiglio di martedì sera fin dal secondo punto all’ordine del giorno: l’approvazione del verbale del consiglio comunale di luglio. Nel corso della seduta, comunque, sono stati approvati alcuni punti: la modifica della legge elettorale provinciale per promuovere l’accesso alle donne alle funzioni pubbliche e alle cariche elettive provinciali, il progetto definitivo per il potenziamento dell’impianto idroelettrico in località «Tabià», i lavori di ampliamento della struttura delle feste di Masi di Cavalese, il conto consultivo del corpo dei Vigili del fuoco volontari di Cavalese e l’autorizzazione alla permuta dei beni del Comune di Cavalese e dei beni della chiesa di San Vigilio dei Frati francescani.

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