Avvolto dalle fiamme dopo lo scontro con una moto Andrea Berti, 46 anni, non ce l'ha fatta
Sgomento e dolore in Val di Fiemme. L’altra notte presso il Centro grandi ustionati dell’ospedale di Genova ha cessato di vivere Andrea Berti
Sgomento e dolore in Val di Fiemme. L’altra notte presso il Centro grandi ustionati dell’ospedale di Genova ha cessato di vivere Andrea Berti, 46 anni, imprenditore del legno residente a Cavalese, padre di due figli in tenera età.
Berti è morto in seguito alle ustioni riportate nel corso dell’incidente stradale accaduto nel pomeriggio del 5 settembre sulla strada di Fondovalle tra Tesero e Panchià quando un centauro tedesco a bordo di una potente moto Ducati Desmosedici è finito contro la Fiat Sedici condotta da Berti che si è incendiata. Il motociclista è morto sul colpo mentre Berti era stato avvolto dalle fiamme: era riuscito a scendere dalla macchina, e in un primo tempo sembrava ferito in modo lieve. Accompagnato prima all’ospedale di Cavalese, era stato poi trasferito nel nosocomio specializzato di Genova.
Andrea Berti era parte integrante di una famiglia numerosa: era il quinto di sette tra fratelli e sorelle. I quattro maschi sono tutti impegnati nell’azienda di legname messa in piedi dal padre Girolamo, originario del padovano, negli anni Sessanta, a Castello di Fiemme. Un’azienda specializzata nel taglio del legno e nella costruzione di tetti.
Il fratello Pierluigi ricorda così il fratello con la voce rotta dal dolore: «Una persona disponibile e buona, capace nel lavoro e credo benvoluta da tutti». In azienda si occupava della produzione ed era impegnato nel Consorzio «Il Legno di Fiemme».
«In passato - continua il fratello - Andrea ha giocato a calcio nella Latemar e la passione del calcio era rimasta intatta».
Le sue condizioni erano apparse gravi, da qui il trasporto in Liguria in un centro all’avanguardia. «Le sue condizioni sono state stabili - aggiunge Pierluigi Berti - fino all’altra sera quando si sono improvvisamente aggravate».
La notizia della morte di Andrea Berti ha fatto il giro della Val di Fiemme. Gianfranco Redolf, presidente del Consorzio esprime il proprio cordoglio alla famiglia e lo ricorda come una persona perbene e gran lavoratore. Così come il sindaco Marco Largher.
I funerali di Berti si terranno domani, giovedì, alle ore 15 alla parrocchiale di Cavalese. Oggi, dalle ore 18,30 la salma sarà esposta alla camera mortuaria dell’ospedale di Cavalese, dove alle 20 verrà recitato il Santo Rosario.