Per la Val di Fiemme un'estate turistica memorabile con incrementi superiori al 7% di arrivi e presenze
Un’estate estremamente positiva per il movimento turistico alberghiero quella appena trascorsa in valle di Fiemme, almeno per quanto riguarda la clientela italiana, cresciuta in modo significativo, mentre è in calo quella straniera. Parlano chiaro i dati ufficiali diffusi in questi giorni dall’Apt. Bene i mesi classici di giugno, luglio ed agosto, benissimo il settembre, grazie anche alle numerose manifestazioni organizzate in valle ed alla presenza del raduno nazionale della terza età che ha riempito parecchi alberghi.
Entrando nel merito delle cifre, l’ultima estate in termini assoluti, ha registrato 86.395 arrivi (più 7,46%) e 429.124 presenze (più 7,05%) nel settore alberghiero, con un incremento del 12,13% degli arrivi e del 10,20% delle presenze italiane e rispettivamente un calo dell’8,87% e del 9,09% degli arrivi e delle presenze straniere. Dato quest’ultimo che risente soprattutto della situazione di settembre, visto che la diminuzione, a fine agosto era molto più contenuta, pari rispettivamente al 3,87% ed al 3,49%. Il soggiorno medio è stato di 5,37 giorni per gli italiani e 3,66 per gli stranieri, mentre sono stati 77,3 i giorni di massimo riempimento delle strutture, oltre cinque giorni in più di un anno fa.
«Il calo della clientela straniera - commenta il presidente Renato Dellagiacoma, - è risultato evidente soprattutto in settembre, quando diverse strutture erano occupate dal raduno nazionale degli anziani, per cui molti non hanno trovato posto, anche se le richieste non sono mancate. Senza dimenticare il cattivo tempo iniziale che ovviamente ha condizionato non poco il movimento turistico».
Come si giustifica il sensibile aumento della clientela nazionale?
«Probabilmente ha influito la situazione internazionale e la paura del terrorismo, che ha invitato molta gente a rimanere in Italia. E comunque non va dimenticato che sono stati interessanti anche i risultati dello scorso inverno. Quindi un trend positivo che si conferma».
Quali sono stati i punti di forza dell’offerta fiemmese?
«Una grande opportunità è legata al prodotto bike, sul quale bisogna insistere anche in futuro, seguendo con particolare attenzione lo sviluppo di questo settore. E poi non va dimenticata l’attivazione della FiemmEmotion Card, un grande veicolo promozionale che ha consentito, accanto a numerose altre opportunità, di incrementare sensibilmente l’utilizzo degli impianti di risalita e la cui efficacia è stata alla fine riconosciuta anche da quanti, all’inizio, avevano espresso non poco scetticismo».
Come sono i rapporti dell’Apt con le categorie economiche, impiantisti ed albergatori in particolare?
«Direi molto buoni, anche se inevitabilmente i motivi di discussione e di confronto non mancano. Ma sappiamo tutti che il turismo è un sistema dove è fondamentale la collaborazione di tutti».
A proposito, in estate c’e’ stato qualche momento di tensione con alcuni albergatori critici sull’operato dell’ente turistico.
«Questa fase è stata superata con la forza del confronto. A suo tempo, su mia proposta, sono stati costituiti dei gruppi di lavoro ai quali affidare il compito di discutere sui temi più diversi e fare delle proposte operative. Sono state formate quattro commissioni, con i rappresentanti degli albergatori, dei commercianti, degli impiantisti e di altri operatori del territorio. Si sono riunite una prima volta in settembre e si ritroveranno ancora in questa settimana, mentre un terzo incontro si terrà a novembre, Poi, verso la metà del prossimo mese, abbiamo in programma una riunione conclusiva aperta a tutti, per presentare il lavoro fatto e le proposte. Devo dire che sta già uscendo qualche cosa di molto positivo».
In aprile scade il triennio della sua presidenza. come giudica questo suo mandato?
«Un’esperienza bellissima e gratificante, anche se arrivata in un momento non facile e con la necessità di superare alcune incomprensioni iniziali. Ma ora il clima è buono e sono molto soddisfatto del lavoro svolto fin qui».