Canazei, le decisioni sulle aree sciabili slittano al tardo autunno
Non si ferma l’attenzione alle zone sciabili e alla gestione del patrimonio montano a Canazei. Nonostante la recentissima approvazione del Piano regolatore generale del comune, dopo un lungo iter di monitoraggio, analisi e raccolta delle osservazioni della cittadinanza, con conseguente risposta e approvazione da parte della Provincia nei primi giorni del mese di agosto, all’interno del lungo elenco di tavole descrittive non compaiono le considerazioni in merito alle aree sciabili.
Questo particolare aspetto è, infatti, ancora aperto all’esame della cittadinanza, in una variante puntuale a sè che comprende in particolare la skiarea Belvedere-Col Rodella, con variazioni perimetrali e modifiche in vista del bacino di raccolta delle acque per l’innevamento artificiale prospettato dalla Sitc.
Una situazione confermata dal vicepresidente della stessa Sitc Daniele Dezulian: «Nello specifico, infatti, la modifica delle aree sciabili per la previsione del bacino artificiale per l’approvigionamento idrico è stata adottata dal Comune in via preliminare solo a metà giugno; la conclusione dell’iter prevede una eventuale adozione definitiva, raccolte le osservazioni dei vari Servizi Provinciali Competenti, solamente nell’autunno del corrente anno. Pertanto, ad oggi, la previsione urbanistica ancora non è completata».
Toccherà aspettare il tardo autunno per dare il via all’iter ufficiale per la costruzione di questo bacino, facendo slittare la fase costruttiva alla prossima estate, perdendo verosimilmente l’occasione anche per la prossima stagione invernale.
Non molto di più è stato aggiunto dal sindaco Silvano Parmesani: «La variante al Prg sulle aree sciabili è un aspetto che va valutato con attenzione, proprio per garantire gli strumenti idonei a garantire quella qualità e quelle tempistiche di innevamento necessarie ormai alle richieste di mercato. Sono scaramantico e non mi pronuncio sui tempi di approvazione e dell’iter di questa variante, spero solo che prosegua senza alcun intoppo, in modo da poter chiudere la pratica per dicembre. E’ di sicuro un’opportunità importante, e vanno seguiti i tempi burocratici. Siamo già molto fieri del lavoro fatto con il Prg e intendiamo continuare con questo ritmo».
Proseguono intanto i lavori di monitoraggio e salvaguardia del versante della Marmolada da parte del comune: «Siamo soddisfatti della collaborazione tra uffici della provincia, del servizio bacini montani, delle forze dell’ordine (carabinieri, corpo guardie forestali) soccorso alpino e comune per avviare un vero e proprio nuovo approccio alla tutela e alla salvaguardia della Regina delle Dolomiti. Abbiamo iniziato le esplorazioni a piedi e i primi interventi di recupero del materiale, con in contemporanea il disinnesco del reperto bellico rilevato a ferragosto. A questo proposito ci tengo a ricordare a cittadini e ospiti non accreditati, di non improvvisarsi in interventi di recupero o di pulizia. Nel caso venga rinvenuto materiale bellico, è obbligatorio per legge rivolgersi alle autorità competenti, in modo da inserire tutte le manovre di recupero in un piano integrato e a più larga scala in termini di efficacia.
Sarebbe bello poi poter pensare a percorsi di tipo museale e informativo sulla nostra montagna: ci stiamo attivando, ma la priorità è sicuramente far pulizia degli strati di materiale di scarto dei decenni precedenti e far tornare pulito il ghiacciaio della Marmolada».