Castello Molina, Lorenzo Wohlgemuth attacca l'assessore Fulvio Zorzi
Non si placa il clima di tensione all’interno del Comune di Castello/Molina di Fiemme, come confermato dalle recenti sedute del consiglio comunale e da un’ultima, polemica presa di posizione di Lorenzo Wohlgemuth,capogruppo della lista di minoranza «Impegno Civico».
Quest’ultimo ha abbandonato l’ultima riunione della commissione consiliare sul Piano Regolatore Generale, contestando vivacemente la presenza dell’assessore Fulvio Zorzi, dopo aver consegnato al sindaco Marco Larger una lettera con le motivazioni della propria scelta, che chiamano in causa, in modo pesantissimo, lo stesso Zorzi, accusato di abuso edilizio.
«La commissione - scrive Wohlgemuth - ha lo scopo di dare le linee guida per la gestione del nostro territorio dal punto di vista urbanistico, di fatto impone delle norme che i cittadini saranno tenuti a rispettare secondo le leggi vigenti. Trovo quindi alquanto inopportuna la convocazione di questa commissione con la presenza di un assessore che ha un abuso edilizio su proprietà comunale, accertata da un sopralluogo della Polizia Municipale di Fiemme, tra l’altro con la presenza del responsabile dell’Ufficio Tecnico, il 9 maggio scorso. Responsabile - aggiunge - che, dopo ben cinque mesi, ha ignorato una di quelle leggi che, su direttiva di questa commissione, il Consiglio Comunale andrà ad approvare e che impone l’immediatezza, come la giurisprudenza ha più volte ribadito. Questa amministrazione - accusa - ha nascosto, fino a che ha potuto, i problemi del proprio assessore, a sua conoscenza, così come l’Ufficio tecnico, fon dall’ormai lontano 2015. Il sindaco, una volta venuto alla luce questo abuso, invece di avere la decenza di chiedere le dimissioni del proprio assessore, ha voluto coinvolgere altri cittadini con simili problematiche, anche con dichiarazioni non veritiere. Non ritengo quindi - la conclusione - che questa commissione, così come stanno le cose, abbia la credibilità sufficiente per poter portare avanti lo studio delle soluzioni per l’adozione definitiva del Prg. Inoltre, è mancanza di buon gusto da parte d questa Amministrazione, informare le minoranze e la stessa commissione, a ben 90 giorni dal protocollo, sulle osservazioni al Prg presentate (dai competenti uffici provinciali ndr) in prima adozione, quando la seconda adozione deve essere fatta entro 120 giorni. Per questo motivo, questa sera non partecipo alla riunione e mi asterrò a farlo fino a che non sia ripristinata la legalità».
Da evidenziare che la seduta si comunque svolta regolarmente, con la sola presenza, per la minoranza, di Luigi Piazzi, «solo» sottolinea Wohlgemuth «per garantire il controllo della situazione». Ma perché, chiediamo, una posizione così drastica? «Per una pura e semplice questione di moralità» risponde il capogruppo. «Ci sono i verbali che confermato tutto quanto affermato ma nonostante questo l’assessore Zorzi è lì che decide sul futuro del Prg. Questo davvero non ha senso. Non solo ma la Provincia ha trasmesso le proprie osservazioni lo scorso 9 luglio. Sono passati tre mesi e nessuno, commissione compresa, ne sapeva niente, mentre ora, entro il 9 novembre, il Prg deve essere approvato in seconda adozione. Questo significa che la commissione è praticamente inutile. Purtroppo qui si lavora così».
E adesso? «Attendo gli eventi, dopodiché vedrò che cosa fare».