Nuovo ospedale di Cavalese, “proposta” dell’impresa Mak per costruirlo in project financing
La giunta provinciale annuncia che «è pervenuta» da un privato, ma da più di un anno erano in corso contatti segreti della politica in valle, e in mezzo c’è la vicenda dei terreni a Masi, che costò la poltrona allo Scario Boninsegna
CAVALESE. «Con riferimento al “nuovo” ospedale di Fiemme e Fassa a Cavalese, la Giunta provinciale informa che nella giornata di mercoledì 17 marzo 2021 è pervenuta presso gli uffici provinciali una proposta di costruzione e gestione in finanza di progetto (PPP)». E’ il succinto comunicato stampa della giunta provinciale, che ci avvisa di una offerta pervenuta negli uffici provinciali.
Dice il comunicato stampa: «La proposta, una volta verificata la completezza della documentazione presentata, sarà istruita dal NAVIP (il nucleo per la valutazione degli investimenti pubblici proposti da privati). L’istruttoria dovrà concludersi entro il termine di 90 giorni. In caso di valutazione positiva da parte dell’organismo tecnico, la Giunta provinciale potrà eventualmente decretare l’interesse pubblico sulla proposta, che poi verrà messa a gara. Di tale situazione è stata data comunicazione agli amministratori dei Comuni delle Valli di Fiemme, di Fassa e di Cembra in data odierna».
La proposta è stata presentata dalla Mak costruzioni, una delle maggiori imprese edili del Trentino.
Come direbbe Raffaella Carrà: carramba, che sorpresa. La proposta di costruire (e poi allestire e gestire per anni) un nuovo ospedale è “pervenuta” come fossimo a “C’è Posta per te”.
In Val di Fiemme però si ricordano tutti i fatti per cui lo Scario Boninsegna della Magnifica Comunità ci ha rimesso la poltrona: già un anno fa, ma in assoluto segreto, c’erano stati contatti fra il consigliere provinciale della Lega Cavada, alcuni consiglieri provinciali e locali per avanzare l’ipotesi di spostamento dell’ospedale dalla sede attuale al fondovalle. La giunta provinciale quindi – mentre in teoria è ancora valido il progetto per la ristrutturazione del vecchio ospedale – stava già sondando il terreno per un nuovo manufatto.
E Boninsegna? Era finito in mezzo ad una vicenda in cui la mancata trasparenza gli è costata cara. Era infatti stato avvicinato da uno studio tecnico per verificare se c’era l’interesse della Magnifica Comunità (e di altri privati contigui) a vendere dei propri terreni situati a fondovalle, fra cui il Vivaio della Magnifica a Masi di Cavalese. Per farne cosa? Forse perché so trattava dell’area ideale per costruire un nuovo ospedale.
Boninsegna ha sempre negato con forza che le sue dimissioni improvvise da Scario avessero a che fare con questa storia dei terreni per l’ospedale. Ma certo non era piaciuto ai regolani ed ai fiemmesi venire a sapere che c’erano stati degli incontri segreti. E non era nemmeno piaciuto venire a sapere in questo modo che la giunta stava lavorando all’ipotesi di un nuovo ospedale senza avvertire gli enti territoriali.
Ma sono ipotesi e retroscena del passato: ora è arrivata – anzi “pervenuta” – una proposta di Project Financing”. E così la Val di Fiemme avrà un nuovo ospedale.
L’annuncio non è sfuggito al consigliere provinciale Filippo Degasperi che in una nota rileva «l'assoluta mancanza di trasparenza nell'agire della Giunta provinciale, che opera da tempo su tavoli coperti. Par di capire che si punta a spostare l'ospedale lontano dal contesto che gli appartiene e che gli è cresciuto attorno, consumando ulteriore suolo in zone pregiate dove il territorio libero è sempre più scarso». Degasperi definisce la finanza di progetto per la "gestione", «una gallina dalle uova d'oro per far rientrare il privato dei costi di costruzione a spese dei cittadini e, soprattutto, la via maestra per la privatizzazione della Sanità. Dove è stato applicato alla Sanità pubblica (guarda caso in Veneto) il project financing ha dato risultati talmente cattivi che la Corte dei Conti ha sancito che non è adatto agli ospedali. In un'epoca di tassi sottozero e di liquidità abbondante, l'ipotesi del project financing per Cavalese spiega come mai una delle prime operazioni del Centrodestra sia stata quella di far sparire le decine di milioni già stanziati per la ristrutturazione dell'Ospedale di Cavalese».