Val di Fassa / La tragedia

Marmolada, altre due salme ritrovate: le vittime salgono a nove, tre i dispersi. Domani ricerche anche con operatori sul ghiacciaio

Probabilmente quelli individuati oggi sono i corpi di una delle due coppie venete che figuravano fra i dispersi. In ospedale restano sette persone. Il procuratore Raimondi sull'inchiesta in corso: "La prevedibilità dell'evento è esclusa". Presto i funerali delle quattro vittime già identificate, fra le quali Liliana Bertoldi di Levico

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TRENTO. Sono due le salme di dispersi sulla Marmolada individuate con certezza oggi nell'area della valanga di ghiaccio. Probabilmente si tratta di una delle due coppie venete che risultavano disperse.

Le vittime accertate salgono dunque a nove, due in più rispetto a ieri

Quattro dei morti sono stati riconosciuti dai famigliari, mentre cinque restano ancora non identificati.

I feriti sono sette: quattro ricoverati a Trento, due a Belluno e uno a Treviso.

Il punto sulle ricerche e sul tragico bilancio della valanga di domenica è stat fatto verso le 18 di oggi, 6 luglio, dal presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti.

Con il nuovo ritrovamento dei resti delle due vittime, scendono a tre i dispersi ancora sotto il ghiaccio.

Nel primo pomeriggio si era diffusa la notizia del ritrovamento di tre corpi, ma pare che in un caso si trattasse di resti appartenenti a una delle vittime già identificate in precedenza.

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Un disastro senza precedenti. Blocchi di ghiaccio grossi come auto, pezzi di roccia che dalla Marmolada si sono staccati travolgendo tre distinte cordate di escursionisti che si trovavano lungo la via Normale: sei i morti già recuperati. Ecco cosa è successo.

Oggi sono arrivati a Canazei, in valle di Fassa, i carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche che la procura di Trento ha delegato per le indagini biologiche sul materiale genetico prelevato dai resti delle vittime del disastro. Il dna raccolto dovrà poi essere comparato con quello dei parenti che si sono presentati in questi giorni dai carabinieri per la successiva identificazione.

Le persone date per disperse, due delle quali dunque sono state ritrovate oggi senza vita, sono la coppia Davide Miotti di Cittadella ed Erica Campagnaro di Cittadella, l'altra coppia di fidanzati Gianmarco Gallina di Montebelluna ed Emanuela Piran di Bassano, e Nicolò Zavatta di Vicenza.

Al momento le vittime identificate sono la trentina di Levico Liliana Bertoldi, Tommaso Carollo, Filippo Bari e Paolo Dani. Un altro corpo è in fase di riconoscimento, si tratterebbe di un turista proveniente dalla Repubblica ceca.

Domani, 7 luglio, si prevede di tornare alle ricerche sul ghiacciao con personale scelto e cani da catastrofe: tecnici di Soccorso alpino, vigili del fuoco permanenti, guardia di finanza, carabinieri e polizia di Stato. Per garantire la sicurezza degli operatori sono in uso strumenti specifici per monitorare eventuali movimenti del ghiacciaio.

Frattanto si apprende che i tempi per i funerali delle vittime ufficialmente riconosciute potrebbero essere abbastanza brevi. La Procura di Trento dovrebbe concedere infatti il nulla osta nelle prossime per le esequie anche della trentina Liliana Bertoldi, 58 anni.

Sul fronte dell'inchiesta per disastro colposo, il procuratore capo di Trento, Sandro Raimondi, ha ribadito che "la prevedibilità dell'evento è esclusa, non c'è, noi apriamo tutte le porte che abbiamo davanti per verificare cosa è successo e ricostruire il fatto". 

"Sentiremo persone, vedremo filmati e coinvolgeremo il mondo scientifico per fare prove per capire, dal punto di vista idraulico, come mai c'era questa grossa massa d'acqua", ha aggiunto il procuratore.

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