Il dolore / La tragedia

Veneto in lutto per la morte di Nicola, scomparso in Lagorai e ritrovato dopo una settimana

Il sindaco di Scorzè: “Siamo in attesa di capire cosa sia successo e come il giovane che in fondo era un esperto in montagna sia potuto morire in quel modo. I dettagli ancora non li sappiamo ma rimaniamo vicini alla famiglia che da una settimana con trepidazione aspettava notizie da quando erano scattate le ricerche”

LAGORAI Trovato il corpo di Nicola
FOTO Le operazioni degli scorsi giorni

SCORZÈ. «Mi hanno informata subito dopo che hanno trovato Nicola Spagnolo - dice il sindaco di Scorzè Nais Marcon che per quasi tutta la settimana è stata in contatto stretto con la famiglia Spagnolo -. Pare l'abbiano rinvenuto in prossimità della zona che era stata battuta più volte, non lontano dal bivacco «Paolo e Nicola» da dove era iniziata la sua escursione. Siamo in attesa di capire cosa sia successo e come il giovane che in fondo era un esperto in montagna sia potuto morire in quel modo. I dettagli ancora non li sappiamo ma rimaniamo vicini alla famiglia che da una settimana con trepidazione aspettava notizie da quando erano scattate le ricerche».

Escursionista veneto scomparso, le ricerche

Da sabato 22 ottobre non si avevano più notizie di Nicola Spagnolo, l'escursionista veneto disperso in Lagorai. Dopo una settimana di ricerche è stato trovato il suo corpo. Senza vita.

Un lutto personale che è anche la rappresentazione del lutto di tutta la comunità di Scorzè. Ad individuare il corpo della vita del giovane fisioterapista veneto, è stato suo cognato. Lungo i sentieri del Lagorai, in questi giorni di ricerca, alle squadre di terra si erano aggiunti sui versanti di cima Cece alcuni gruppi di volontari di Scorzè, esperti di percorsi alpini, tra cui la sorella e il cognato del giovane. E alla fine sono riusciti loro a individuare il corpo del giovane disperso e di cui non si avevano più notizie da sabato.

«L'ultima volta che ci siamo sentiti - raccontava la mamma di Nicola, Emanuela - mi aveva detto che si sarebbe preso quattro giorni di riposo in montagna. Nicola è un appassionato e non è la prima volta che va a rilassarsi nelle Alpi da solo o con gli amici».

Fin da ragazzo era stato del gruppo scout Agesci di Scorzè dove aveva stretto molte amicizie. Con alcun ragazzi aveva anche formato un band musicale. Nicola lascia la mamma Emanuela, il papà Ugo e le sorelle Sara ed Elisa. Anche la famiglia, come detto ha partecipato attivamente alle ricerche. Con l'inizio delle ricerche la madre e il padre di Nicola si sono trasferiti con il camper vicino alla zona di partenza e arrivo delle squadre impegnate quotidianamente delle ricerche. Il 26enne, originario di Scorzè, da quattro anni viveva a Feltre, dove aveva aperto uno studio di fisioterapia.

«La notizia che non avremmo voluto arrivasse.. è giunta. Non ci sono spiegazioni , ne giustificazioni..ora sei leggero come cercavi di essere... Ti ricorderemo come un collega professionale , sensibile, dolce, umile e burlone.. Ciao Nicola, mi spiace tanto...mancherai nella vita terrena» queste le parole commesse del punto medico di Mirano, dove Nicola aveva lavorato.

comments powered by Disqus