Nuovo laghetto, in barba alla siccità: l’iniziativa di Funivia Ciampac e Contrin a scopo ricreativo
Bacino collocato nella piana compresa tra il rifugio Ciampac e la Baiia Valeruz. Previsti percorso sensoriale, complesso di giochi, slackline, zattera a fune fune e due pontili
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CANAZEI. La prossima estate rischia di essere ricordata per la siccità e la mancanza di acqua per irrigare i campi, produrre energia idroelettrica e probabilmente anche per le ordinanze di restrizione agli usi umani. E mentre si cerca di correre ai ripari tappando i buchi di tubature fatiscenti e progettando invasi per costituire riserve a scopo irriguo, a Canazei si progetta un laghetto a scopo ricreativo a 2.148 metri di quota.
L'iniziativa è della Funivia Ciampac e Contrin spa che ha presentato al Servizio risorse idriche ed energetiche della Provincia richiesta di variante sostanziale alla concessione a derivare da una sorgente in località Sasso di Rocca, alla quota di 2.178 metri. La concessione attuale viene utilizzata per uso potabile tutto l'anno con una portata media e massima di 1,3 litri al secondo e per innevamento programmato della skiarea Ciampac tra il 1° novembre e il 31 marzo di ogni anno con una portata massima di 7 litri al secondo e una portata media di 3 litri al secondo, per un volume massimo derivabile annuo pari a 24.000 metri cubi.
La domanda di variante ora riguarda il riempimento stagionale di un piccolo invaso e il suo mantenimento nel periodo estivo (ricambio dell'acqua e ricircolo), aggiungendo agli usi già consentiti anche quello paesaggistico-ricreativo nel periodo che va dal 15 maggio al 30 settembre di ogni anno, con lo stesso valore di portata massima già autorizzato per l'uso potabile, quindi 1,3 litri al secondo, e il ridimensionamento dell'uso potabile a 1,17 l/s per usare di fatto 0,33 l/s per rifornire il laghetto.
Dalla relazione depositata al Servizio e realizzata dallo studio associato di ingegneria Progetto Ambiente di Trento (degli ingegneri Maurizio Lutterotti e Matteo Giuliani) si ricava che il volume di riempimento del bacino è di 330 metri cubi di acqua mentre per ricambio completo ogni 14 giorni è richiesto un volume annuo di 3.300 metri cubi. Il laghetto sarà alimentato nella porzione nord-est tramite stacco dalla tubazione dell'acquedotto che serve gli edifici presenti nell'area e la società impiantistica non prevede criticità in termini di disponibilità idrica.
Ma dove e come dovrebbe essere, il nuovo invaso, qualora venga autorizzato?Il progetto parla di un bacino collocato nella piana compresa tra il rifugio Ciampac e la Baita Valeruz, vicino alla stazione di monte della cabinovia Alba - Ciampac. La forma progettata è irregolare e la superficie complessiva prevista è di 800 metri quadrati.
L'invaso sarà realizzato tramite la sovrapposizione, sul terreno naturale, di uno strato di sabbia fine, un geocomposito drenante, una guaina impermeabilizzante, un telo separatore, una geogriglia e uno strato di ghiaia. L'invaso avrà un'altezza idrica massima di 40 centimetri e verrà dotato di uno scarico di fondo.
Quanto all'uso ricreativo, sono cinque le funzioni previste: un percorso sensoriale a piedi nudi costituito da varie stazioni e realizzato con materiali naturali presenti in zona; un complesso di giochi con l'acqua composto da gronde, canali, dighe e paratoie in legno; una slackline per esercizi di equilibrio e bilanciamento dinamico; una zattera a fune per l'attraversamento del laghetto; un pontile di attracco per mini pedalò riservati ai bambini, un pontile prendisole utilizzabile come solarium.
Si potranno presentare osservazioni sulla domanda di variante alla concessione inviandole al Servizio risorse idriche ed energetiche entro il 28 aprile.