Lusia, il Ciamp dele Strie risorge dalle sue ceneri: deroga urbanistica in consiglio
Il rifugio, collocato sulle piste, era bruciato nell’aprile 2021, ora la nuova proprietà “corre” per ricostruirlo. Lo stile non verrà stravolto, si amplierà l’interrato
LE FOTO Il noto locale devastato dal rogo
PREDAZZO. A quasi tre anni dalla sua distruzione si avvicina la rinascita del Ciamp dele Strie, il rifugio sulle piste del Lusia, a Bellamonte, che venne distrutto da un incendio la sera del 1° aprile 2021. Era la coda finale di un inverno in cui la struttura (così come tutte le altre attività ricettive) era chiusa per il lockdown. Il rogo pare sia stato causato dal malfunzionamento della canna fumaria.
Di quell'edificio è rimasto solo il piano seminterrato, solo in parte toccato dalle fiamme. Gli altri piani (piano terra e primo piano) devono essere ricostruiti ex novo. «Ma lo stile architettonico sarà molto simile a quello preesistente» assicura l'assessora Federica Cavallin, che venerdì sera in consiglio comunale (la seduta inizia alle ore 20) relazionerà ai presenti sulla deroga allo strumento urbanistico che è necessario concedere per permettere la ricostruzione. Giusto qualche metro quadrato in più, dopodiché - se il punto all'ordine del giorno, come prevedibile, passerà - seguirà la richiesta del permesso di costruire e, verso l'estate, l'avvio del cantiere.
Dopo l'incendio è cambiata la proprietà: imprenditori locali hanno passato la mano ad altoatesini, desiderosi di rimettere in moto al più presto il Ciamp dele Strie .Il progetto di ricostruzione, ad opera di Maurizio Piazzi, è già pronto. Per quanto riguarda il piano seminterrato, essendo stato toccato marginalmente dall'incendio, si interverrà con un ampliamento che prevede la realizzazione di un deposito/magazzino e relativo garage per le motoslitte, un intercapedine per permettere l'areazione dei locali interrati, che attualmente si presentano in cattive condizioni di umidità. Troverà spazio un locale per il generatore di emergenza per l'energia elettrica e una nuova caldaia a pellet. Per ovviare ad eventuali carenze di acqua viene realizzata una cisterna/vasca di stoccaggio e controllo dell'acqua.
A piano terra - che sarà ricostruito sul perimetro del cordolo esistente - viene ampliata la superficie del bar necessaria per creare un punto di somministrazione per la terrazza esistente. Anche il primo piano viene ricostruito come prima, a parte la distribuzione intera, dove vengono ottimizzati gli spazi per adeguarlo alle esigenze dei proprietari per destinarlo a camere per il solo personale. Nel progetto sono previsti dei piccoli ampliamenti di superficie e volumi fuori terra, un incremento di circa 200 metri quadrati di locali interrati e di un metro d'altezza, rispetto alla precedente struttura.
«Il nuovo Ciamp dele Strie somiglierà architettonicamente a quello vecchio - dice Cavallin - ma sarà senza elementi superflui. Verranno eliminate le piccole e numerose finestre sostituendole con più ampie vetrate, eliminando le parti ad arco sui nuovi volumi, mantenendo la parte del piano terra intonacata, mentre la parte sottotetto sarà tutta in legno. La struttura, infine, verrà adeguata alle nuove normative sul risparmio energetico».