Cavalese, i ragazzini del paese devastano l'oratorio e danneggiano i vestiti raccolti dalla Caritas
Vetri rotti, incursione e danni, il parroco, don Albino, parla di perdono ed educazione; il sindaco stigmatizza i fatti: «spero che facciano un esame di coscienza»
CAVALESE. La scorsa settimana l'oratorio di Cavalese è stato vittima di un atto di vandalismo che ha lasciato la comunità molto amareggiata. Il triste episodio sembrerebbe essere opera di un gruppo di ragazzi, presumibilmente "impegnati" in una bravata. I vandali hanno forzato la porta dell'oratorio, rompendo vetri e aprendo gli estintori all'interno dell'edificio.
Tuttavia, il gesto più deplorevole è stato il danneggiamento dei vestiti raccolti a novembre per la Caritas. Questi indumenti, frutto della generosità della comunità, sono stati sparsi ovunque e bagnati con il contenuto degli estintori.
Don Albino Dell'Eva, parroco di Cavalese, ha espresso il suo disappunto e dolore per l'accaduto. «Bisogna tener conto che quello che è successo è stato fatto da dei ragazzini, ma questo non giustifica l'aver danneggiato vestiti che tutta la comunità aveva raccolto per un'opera buona. L'immaturità a volte fa commettere delle brutte azioni, ma la consapevolezza può aiutare a migliorare».
La dichiarazione del parroco mette in luce un aspetto importante: sebbene l'età e l'inesperienza possano portare i giovani a compiere azioni avventate e irresponsabili, è fondamentale promuovere una maggiore consapevolezza delle conseguenze delle proprie azioni.
Nonostante le telecamere di vigilanza comunale presenti nella zona abbiano ripreso qualcosa, la parrocchia ha deciso di non sporgere denuncia. Don Albino ha preferito puntare sull'educazione e la consapevolezza piuttosto che sulla punizione.
Il sindaco di Cavalese, Sergio Finato ha espresso la sua indignazione riguardo all'episodio. «Atti così sono una vergogna, ma il servizio di vigilanza comunale con le telecamere ha fatto il suo lavoro e in futuro verranno aggiunte altre telecamere per la sicurezza di Cavalese». A
scoprire l'accaduto sono stati Antonio Bellante, collaboratore parrocchiale ed ex membro della "Raccolta Caritas - Gruppo Giovani", e l'assessore Alessandro Zorzi, dopo aver ricevuto segnalazioni da parte di alcuni residenti. Antonio ha commentato: «Quello che è accaduto è un fatto spiacevole. Le persone si sono spese in funzione di tutti per la raccolta dei vestiti e spero che i colpevoli facciano un esame di coscienza».
Dalle informazioni raccolte, sembra che i ragazzini siano fuggiti utilizzando le porte di sicurezza.