Ambiente / Natura

Sul Cermis un nuovo bacino per l'innevamento: i regolani approvano ma criticano

Al Campigolo dal Pel si amplia quello esistente: diventerà cinque volte più grande. «Una società energivora che "mangia" sempre più territorio e che non pare volersi incamminare su percorsi virtuosi di rispetto della natura», è il commento malgrado il via libera

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CAVALESE. Da 9.500 a 46.000 metri cubi. Tanto crescerà il bacino d'acqua del Campigolo dal Pel, alimentato nei mesi primaverili con l'apporto del Rio della Roda e utile ad innevare artificialmente le piste del Cermis. Sarà dunque cinque volte più capiente, quando la società Funivie Alpe Cermis avrà portato a termine il suo investimento da circa 6 milioni di euro: il nuovo bacino sarà pronto per l'inverno 2026-2027.

Nel corso della sua ultima seduta il consiglio dei regolani ha dato l'autorizzazione a proseguire l'iter di approvazione del progetto dei lavori, che interessano per buona parte della sua estensione il terreno della Magnifica Comunità di Fiemme.

Il consiglio ha autorizzato l'intervento con 9 voti, mentre nettamente contrario si è detto il regolano di Ziano Pierangelo Giacomuzzi che ha motivato la propria posizione con rilievi ambientali, criticando la continua ricerca di modi per innevare artificialmente le piste a fronte di cambiamenti climatici sempre più importanti.

«Ritengo illogico - ha detto Giacomuzzi - proporre progetti di compensazione ambientale ad una società energivora che "mangia" sempre più territorio e che non pare volersi incamminare su percorsi virtuosi di rispetto della natura circostante».

Lo scario Mauro Gilmozzi ha precisato che «il Consiglio non accoglie tout court le richieste della società Funivie del Cermis, ma le valuta attentamente volta per volta con il contributo degli uffici, tant'è che non sarà approvato alcun progetto che porti a realizzare luna park in quota. Recentemente poi - ha proseguito Gilmozzi - la Magnifica Comunità si è opposta nettamente, e continuerà a farlo, alla modifica del prg del Comune di Cavalese che ha notevolmente ampliato l'area sciabile senza alcun contraddittorio con la proprietà».

Si è associato il regolano Christian Larentis, affermando come debba essere trovato «un equilibrio tra la necessità da un lato di tutelare l'ambiente e dall'altro di mantenere comunque vivo il tessuto economico della valle».

Per la Magnifica Comunità di Fiemme l'investimento è ritenuto positivo anche in chiave antincendio, per la presenza di un importante accumulo di acqua in quota vista la situazione conseguente alla scomparsa della copertura forestale.

Il presidente di Funivie Alpe Cermis Giulio Misconel spiega la necessità dei lavori. «Il bacino esistente, realizzato nel 1991 alla partenza della seggiovia Costabella, deve essere ammodernato e messo in sicurezza. Coniughiamo queste manutenzioni straordinarie con un ampliamento del bacino per garantire l'accumulo di una maggiore quantità di acqua: in questo modo potremo coprire tutte le nostre piste in tempi più brevi».

La chiusura sulla stagione invernale in corso. «Siamo molto soddisfatti, i numeri sono leggermente migliori dello scorso anno».

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