Terme di Comano, la «sveglia» dei sindaci
Prima riunione sovracomunale per i neoeletti sindaci delle Esteriori. Argomento: le Terme di Comano. I nuovi primi cittadini – Fabio Zambotti per Comano Terme e Angelo Zambotti per Fiavè – hanno incontrato Monica Mattevi e Alberto Iori, sindaci uscenti riconfermati, e Albino Dellaidotti , che ritorna dopo 5 anni di assenza.
Due i dati che escono da una riunione che è stata comunque informale e di conoscenza fra i nuovi attori della politica locale: da una parte la necessità di arrivare al dunque sui processi di sviluppo e rinnovo del complesso termale, dall’altra la possibilità di una nuova governance per l’azienda. Il consiglio d’amministrazione ha avanzato l’ipotesi che, almeno nella fase iniziale di un momento delicato come questo, siano i sindaci in prima persona a rappresentare i propri comuni nell’assemblea, per un più diretto rapporto fra i due organi gestionali. Ma si è anche parlato di una modifica della governance, per agevolare finalmente l’avvio dei lavori di sviluppo e per snellire i processi burocratici e decisionali dell’azienda termale.
Questo obiettivo però richiede parecchio lavoro e grande armonia di intenti: infatti richiederebbe la modifica dello statuto e quindi che un’eventuale proposta di nuovo assetto gestionale, una volta formulata, venga approvata da tutti i consigli comunali delle Giudicarie Esteriori.
Discorsi già fatti, ma riportati sul piatto e con il nuovo assetto uscito dalle elezioni potrebbero concretizzarsi.
Assieme ai sindaci, sono stati invitati a fare il punto della situazione anche il neopresidente del consiglio di amministrazione dell’azienda consorziale Carlo Basani, Alessandro Ceschi direttore del Consorzio dei comuni ma presente in veste di membro del Cda, come anche Iva Berasi presidente dell’Apt locale, Severino Papaleoni che negli ultimi mesi ha seguito le Terme nel suo ruolo di commissario uscente di San Lorenzo Dorsino e Claudio Toller, revisore dei conti dell’azienda.
«C’era un clima sereno, siamo tutti sulla stessa linea di pensiero – dichiara una soddisfatta Monica Mattevi – l’obiettivo è quello di far andare avanti celermente gli investimenti e fare in modo che le Terme possano dare il meglio di sé in futuro». Fabio Zambotti, neosindaco di Comano Terme si dice «rammaricato perchè non è cambiato molto da cinque anni fa, ma a breve ci ritroveremo ancora per iniziare davvero a lavorare perchè le Terme sono una priorità assoluta».
«Inutile fare altre cose se le Terme non si avviano con decisione - ha affermato - oggi abbiamo ascoltato le voci interessate, dalla prossima settimana siamo al lavoro». Un punto di vista privilegiato perchè esterno alle Esteriori è quello di Severino Papaleoni: «Aumentare il livello di chiarezza è l’obiettivo comune e anche una necessità per l’azienda, sia sui ruoli e sulle funzioni che sugli obiettivi, per evitare interferenze e interconnessioni che rendono tutto difficile. L’assemblea dia degli obiettivi chiari agendo da proprietà e non con logiche politiche o che nulla hanno a che vedere con l’azienda, e il Cda, con indicazioni chiare su come agire, concretizzi.
L’altro elemento è quello di un Cda con elevate competenze, svincolato dai comuni e legato alla capacità di gestire un bene che è pubblico, ma che deve operare come un privato».