Don Mario, il parroco pompiere saluta la Rendena
Annunciati all’inizio di luglio, i mandati di ministero al clero decisi dall’arcivescovo monsignor Luigi Bressan stanno per diventare effettivi con i previsti avvicendamenti tra alcuni sacerdoti trentini. Da nord a sud, da est a ovest della provincia, numerosi sono i trasferimenti che interesseranno diverse parrocchie a partire da questo mese di settembre. Tra essi quello di don Mario Bravin, parroco a Madonna di Campiglio e amministratore parrocchiale a Sant’Antonio di Mavignola che, dopo dieci anni, assumerà un nuovo incarico in Val di Fassa, nelle parrocchie di Canazei e Alba.
Sono stati dieci anni intensi, quelli di don Mario a Madonna di Campiglio, costruttore di comunità religiosa nel segno del Vangelo e di Gesù, ma anche, nel segno dell’uomo, tessitore di comunità sociale attraverso la vicinanza alle persone nel quotidiano e una attiva collaborazione alla vita associazionistica del paese. Una presenza costante, la sua, pervasiva, ma in punta di piedi, rivolta altruisticamente verso gli altri e alla pari degli altri, senza mai imporsi. Il più «celebre» tra i suoi ruoli nel volontariato, quello di componente dei vigili volontari del fuoco di Madonna di Campiglio, come racconta lui stesso ricordando il decennio campigliano. «Sono arrivato qui il 25 ottobre 2005 - spiega don Mario - e mi sono trovato molto bene. In questi dieci anni ho vissuto una bellissima esperienza. Nei vigili del fuoco sono entrato quasi subito, ma ho fatto parte anche nel consiglio direttivo della scuola materna e infine della neonata sezione Sat».
Tra questi impegni associazionistici, quale l’esperienza più particolare? «Sicuramente l’incendio dell’hotel Des Alpes», afferma. Il 31 dicembre 2007, allo scoppio del tremendo incendio che distrusse il tetto dello storico salone di memoria asburgica, danneggiando gravemente l’interno e le artistiche pareti decorate da Gottfried Hofer, tra le decine di pompieri che si prodigarono per domare il fuoco e portare in salvo la preziosa tela della Madonna di Campiglio c’era anche don Mario. Molto attivo nell’ambito dell’attività pastorale con l’organizzazione di numerose iniziative rivolte alle famiglie, ai bambini ed ai giovani, è stato anche promotore del completo rifacimento dell’edificio che oggi ospita la nuova parrocchia con la canonica e gli spazi dedicati alle attività di oratorio. Un progetto impegnativo, iniziato nel 2012 e, aggiunge don Mario, «inaugurato otto mesi fa». Riassumendo, don Mario ha voluto bene a Campiglio e Campiglio ha voluto bene a don Mario, come stanno testimoniando i numerosi saluti, ringraziamenti ed encomi indirizzati alla sua persona, compresa la cittadinanza onoraria conferitagli dal Consiglio comunale di Pinzolo e una lettera di protesta sullo spostamento inviata dal comandante dei pompieri, Franco Luconi Bisti, all’arcivescovo Bressan.
Originario di Udine, don Mario Bravin è stato ordinato sacerdote nel 1991. Prima di arrivare a Madonna di Campiglio era stato parroco nella parrocchia di Romarzollese, vicino ad Arco. Ora però è già tempo di salutare la Rendena per un’altra splendida valle. Domani pomeriggio, alle 18, celebrerà la santa messa di saluto. Nel frattempo dalle parrocchie di Vallarsa, dove è collaboratore pastorale, si sta preparando per arrivare a Madonna di Campiglio e a Sant’Antonio di Mavignola il nuovo parroco, don Romeo Zuin.