Prime multe agli scialpinisti Erano in pista contromano

Situazione del tutto particolare a Madonna di Campiglio in questo inizio inverno che, pur indossando ancora i colori dell’autunno, propone agli sciatori tante piste aperte, innevate artificialmente molto bene e piacevoli da percorrere.

In questo quadro che, nei primi due giorni di apertura dello scorso weekend, ha ricevuto un grande plauso e tanti complimenti da parte dei primi sciatori (2.500 primi ingressi e 25mila passaggi), c’è, però, un problema. Il riferimento è al grattacapo degli sci-alpinisti che si avventurano lungo le piste in contromano.

La questione, a volte tollerata, altre condannata, in questa prima fase di stagione (con neve, programmata, solo sulle piste da discesa e il bosco o il prato ai lati), incalza. E già fioccano le prime multe.

Tre quelle emesse ieri dalle forze dell’ordine ai danni di altrettanti sci-alpinisti che risalivano contromano lungo le piste campigliane. Rischio alto di possibili incidenti e, di conseguenza, la tolleranza è scesa allo zero.
Le Funivie di Madonna di Campiglio, da parte loro, hanno scritto nella home page del proprio sito web il seguente avviso perentorio: «È assolutamente vietato praticare lo sci alpinismo all’interno delle piste da sci di discesa. I trasgressori verranno sanzionati in base alla legge nazionale n. 363 art. 15».


Come mai? «Abbiamo fatto e stiamo facendo un grandissimo lavoro non solo per garantire l’apertura delle piste - spiega il direttore generale delle Funivie di Campiglio Francesco Bosco - ma anche per garantire agli sciatori la massima sicurezza. Tutti i tracciati aperti sono stati delimitati con reti o paline colorate per definire i tracciati al meglio del possibile.

Il problema, però, è un altro. Nonostante il divieto della legge nazionale che proibisce la risalita delle piste da sci con qualsiasi mezzo, diversi sci-alpinisti si sono presentati sulle piste risalendole dal basso verso l’alto. In particolare lungo i tracciati dello Spinale e del Grostè ci sono numerosi dossi che impediscono la visibilità e chi sale dal basso crea reali e gravi pericoli. Ancora di più stiamo registrando situazioni pericolose nelle parti iniziali delle piste Fortini e Spinale, che sono tracciati molto frequentati. Le forze dell’ordine sono dovute intervenire».


Trenta chilometri di piste accessibili, bene innevate con cinquanta centimetri di neve programmata. Detto in metri cubi, sono 600 mila, pari a 60 mila autocarri: se ogni metro cubo di neve ha un costo tecnico di circa 2 euro - per gli esperti varia da 1,5 a 3 euro al metro cubo -  sono già stati spesi circa 1 milione 200 mila euro).
Nella zona ci sono 11 impianti aperti e sciabilità molto buona in cima alle quattro aree 5 Laghi, Pradalago, Spinale e Grostè, tra loro collegate sci ai piedi.

Intanto, oggi, si presenta agli sciatori anche Pinzolo-Doss del Sabion con l’apertura della telecabina Pinzolo-Prà Rodont, della seggiovia Prà Rodont-Doss del Sabion, del tapis rouland Fiocco di neve e della seggiovia Fossadei-malga Cioca. Le piste aperte sono, invece, la Rododendro (aperta solo per sciatori esperti), il campo scuola di Prà Rodont e la Fossadei-Rododendro. Il tutto accessibile con skipass ad ore, giornalieri e plurigiornalieri scontati al 50% del prezzo di listino.
Aperto anche, in attesa dello slalom maschile della Coppa del Mondo di sci del 22 dicembre prossimo, il Canalone Miramonti. Oggi e martedì sarà riservato, fino alle 13, agli allenamenti delle varie squadre agonistiche, mentre al pomeriggio sarà a disposizione di tutti gli sciatori.

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