Condannato l'automobilista che investì Margherita Berardi

La tragedia era successa il 10 febbraio 2013

È stato condannato per omicidio colposo l’automobilista milanese che la sera di domenica 10 febbraio del 2013, a Lodrone, investì Margherita Berardi uccidendo la donna sul colpo. Ieri in Tribunale a Trento il giudice Giovanni De Donato ha condannato il conducente della Bmw 335 XL alla pena di 4 mesi di reclusione con i benefici della non menzione e della sospensione condizionale. Quella sera la donna, 76enne, stava rientrando a casa. Doveva percorrere solo poche centinaia di metri lungo la statale del Caffaro dopo aver fatto visita ad un’amica. Non si accorse dell’auto che stava arrivando o pensava di riuscire comunque a raggiungere in sicurezza l’altro lato della statale, ma non fu così: venne  investita dalla  Bmw che viaggiava in direzione Brescia.

Secondo la procura, la condotta dell’automobilista era stata imprudente e colposa. Nel capo di imputazione si contestava «una velocità superiore ai 50 km orari e comunque eccessiva rispetto alle condizioni di tempo e di luogo (strada urbana, curvilinea, fiancheggiata da edifici, in assenza di luce naturale) in guisa da non porsi in grado di svolgere manovre tesa ad evitare (anche a mezzo di frenata) ostacoli la cui presenza poteva essere prevista come possibile».  La povera Margherita Berardi venne investita all’altezza di via 24 Maggio: l’impatto fu molto violento tanto che la pensionata venne proiettata a circa 25 metri di distanza. Il decesso fu immediato.

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