Storo, i ladri di rame saccheggiano la fabbrica

di Giuliano Beltrami

Come definirlo se non un vero e proprio accanimento? L’altra notte i soliti ignoti (e dire soliti stavolta ha un senso) sono penetrati per la terza volta in un anno nello stabilimento della Gustosì (6.000 metri quadrati), per tentare di rubare il poco che era rimasto degli impianti elettrici racchiuso negli armadi dei circuiti.

Il materiale era sparito per la prima volta un anno fa, quando nottetempo un gruppo di malviventi era entrato nel capannone e aveva smontato scientificamente (secondo i tecnici con il lavoro di alcune ore) tutti i fili di rame del sofisticato impianto, portandosi a casa metallo per un valore che si aggirava attorno ai 60.000 euro. La seconda volta circa un mese fa, nel mese di dicembre, con la stessa modalità: un gruppo di persone (secondo i tecnici non meno di dieci) è penetrato di notte nello stabilimento e ha ripetuto l’operazione. Dato il modo di operare (i ladri avrebbero ignorato, come la prima volta, un settore dell’edificio), si deduce che la compagnia di giro fosse la stessa.

E uguale è il risultato: altri 60.000 euro di danno.

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