Gran Carnevale di Storo «blindato» per i ragazzini sotto i 16 anni
Mano dura del sindaco Turinelli
Niente da fare: il sindaco Luca Turinelli conferma la mano dura e per la serata finale del Gran Carnevale introduce il divieto per i ragazzini sotto i 16 anni, la perquisizione degli zainetti e i «braccialetti anti-alcol» per gli under 18. Pasqua bassa, perciò il Gran Carnevale storese, edizione numero 49, si avvicina a passi svelti. Per la verità bisognerebbe dire passi pesanti: poi vedremo il perché.
Prima di tutto preme spiegare che i volontari sono all’opera per predisporre carri allegorici e gruppi mascherati. Le iscrizioni si chiuderanno il primo febbraio, ma per ora si sa che nella sfilata di Martedì Grasso ci saranno tre carri di Storo (uno in meno dell’anno scorso), più un carro di Condino, due di Ledro e forse qualcuno più a nord. Il carro in meno degli storesi è quello che l’anno scorso presentò le «Fritole» e l’anno prima vinse col «Gal da Dars»: per problemi di tempo i suoi animatori preferiscono optare per il gruppo mascherato. In compenso la banda di Storo avrà una partecipazione record che sfiora le 70 persone.
Ma veniamo al clima non meteorologico. Non è un mistero che sia nato più di un dissapore fra la Pro Loco (organizzatrice della manifestazione) e l’Amministrazione comunale su almeno un paio di punti forti: la possibilità di entrare nel capannone delle feste per i ragazzi sotto i sedici anni (da sempre entrano, ma il sindaco aveva espresso nei giorni scorsi più di una perplessità) ed il numero chiuso, per questioni di sicurezza, nel capannone Alle Piane. 3.000 persone sono troppe: 2.500 sono sufficienti, sempre secondo il sindaco.
Questi i punti sul tappeto fino a mercoledì sera, quando era in programma una riunione alla presenza dell’Amministrazione comunale, della Pro Loco, dei vigili del fuoco e della polizia locale. Il risultato è stato affidato ad un comunicato congiunto: ce lo dicono sia il sindaco Luca Turinelli che il presidente della Pro Loco Nicola Zontini, che rimangono con le bocche cucite, a testimoniare (semmai ve ne fosse bisogno) un clima non proprio idilliaco, confermato anche da chi stava dalle parti della stanza della riunione, che racconta di toni concitati.
E il comunicato è arrivato nel pomeriggio. Eccone il testo:
«La riunione aveva come obiettivo quello di concordare misure volte a migliorare il controllo e la gestione dell’ordine pubblico. Ecco quanto definito nella riunione a cui hanno partecipato rappresentati dell’amministrazione e della Pro loco di Storo, congiuntamente a Polizia municipale di valle, i Carabinieri, il comandante dei Vigili del fuoco volontari di Storo e presidente del servizio ambulanza: rafforzamento del servizio di sicurezza mediante l’aumento del numero personale di sicurezza privata rispetto all’anno precedente; l’assoluto divieto di ingresso nel teatro tenda di persone visibilmente in stato di ebrezza e quindi potenzialmente dannose per la sicurezza dell’evento; obbligo di perquisizione di zaini per sequestro di eventuali bottiglie in vetro e comunque di bevande alcoliche; istituzione del doppio braccialetto per distinguere a vista i maggiorenni dai minorenni in tutte e tre le serate.
Questo in quanto al bar, nei momenti di massima affluenza, risulta in alcuni casi difficile distinguere gli over 18 dai minorenni, rischiando di somministrazione di bevande alcoliche anche ai minorenni, pur essendoci tutta la buona volontà da parte dei volontari di rispettare i limiti imposti dalla legge; introduzione del limite di accesso ai ragazzi minori di 16 anni, esclusivamente per la serata di sabato 13 febbraio, cercando di ovviare al problema del sovraffollamento. Congiuntamente a questo - afferma sempre il comunicato - sarà, nella stessa data, posticipato l’orario di chiusura del teatro tenda presso piazzale Vvf fino alle ore 24 per permettere anche ai ragazzi più giovani di festeggiare».
«In pochi anni – dichiara Nicola Zontini, presidente della Pro Loco – siamo riusciti a fare del Gran Carnevale di Storo un evento in grado di attirare migliaia di persone dal Trentino, dalla bresciana e perfino dal veronese. Queste dimensioni ci impongono anche ragionamenti sulla sicurezza. Sicuramente è emersa l’indicazione di ridurre, per prevenire eventuali problemi di gestione dei flussi. Le misure definite seguono questo input, cercando di salvaguardare l’evento e non hanno l’obiettivo di proibire o negare il divertimento di qualcuno, tutt’altro».
A questo forbito eloquio di Zontini fa seguito la versione di Turinelli: «Crediamo di aver dato un segnale importante – afferma il sindaco – nell’aver affrontato insieme alla Pro Loco la questione sicurezza ed ordine pubblico relativamente al Gran Carnevale di Storo. Era doveroso raccogliere la richiesta avanzata dalla Pro Loco di affrontare insieme la questione per due motivi: per tutelare e sensibilizzare i tanti giovani che partecipano e per dare il nostro supporto ai ragazzi della Pro Loco che da volontari si dedicano all’organizzazione del Carnevale».