Al coro della Sosat il premio Uomo Probo
Cerimonia in Val d'Ambiez con esibizione finale
Una giornata di sole splendente ha accolto domenica mattina, in Val Ambiez, nelle Giudicarie Esteriori, l’assegnazione al coro della Sosat del premio «Uomo Probo 2016», indetto annualmente dal comune di San Lorenzo Dorsino e dall’associazione Ars Venandi. Per la prima volta dalla nascita del premio, invece di una persona, è stata una collettività ad essere insignita del riconoscimento che prima della corale ha visto salire ed essere premiate fra i monti della Val Ambiez, davanti all’Edicola del Cacciatore di don Luciano Carnessali, tante personalità legate alla montagna: la guida alpina Elio Orlandi, il direttore del Muse Michele Lanzinger, l’alpinista Rina Chiocchetti, solo per citare alcuni dei premiati illustri.
Il coro, secondo la giuria, nel corso della sua lunga storia che festeggia i 90 anni proprio in questo 2016, ha saputo coniugare i valori di onestà e rettitudine, solidarietà, disponibilità verso il prossimo e senso della comunità con l’azione e iniziativa costanti a favore della montagna e della sua gente. «Ogni anno - hanno sottolineato una delle tante iniziative che è valsa alla Sosat il riconoscimento - non importa quale tempo atmosferico ci sia, il coro della Sosat sale al rifugio XII Apostoli per una Messa cantata a ricordo dei caduti in montagna. Un momento emozionante e sempre partecipato, un segno di costante attenzione alla gente di montagna e disponibilità che è uno dei tanti nella storia del coro».
Il coro della Sosat si è esibito durante la cerimonia di consegna del premio - passato dalle mani del sindaco di San Lorenzo Dorsino Albino Dellaidotti a quelle di Andrea Zanotti, presidente del coro trentino - nella corona di monti della Val d’Ambiez, mentre la sua lunga storia è stata rievocata per il pubblico presente, arrivato fino al rifugio Cacciatore nello scenario roccioso di una vallata dal cuore ancora selvaggio.
Nato nel 1926 come espressione della componente sociale operaia - Sosat sta per Coro della Sezione operaia della Società alpinisti tridentini - fu sotto osservazione nel periodo fascista ma la sua attività canora continuò costantemente, in Italia e all’estero, trasmettendo con il canto di montagna anche le tradizioni e radici culturali delle popolazioni montane, tanto da essere considerato un veicolo di diffusione della coralità montana, trentina, e delle sue tradizioni, un aspetto citato nell’assegnazione del premio "Uomo Probo" all’operato collettivo della Sosat.
In formula classica la cerimonia di consegna del Premio che ha visto la salita a piedi, la Messa celebrata da don Marco Bertò, la consegna del premio con l’esibizione del coro e un pranzo conviviale a chiudere assieme la mattinata di festa.