Parco, il direttore resta ma part-time

di Giuliano Beltrami

 
Giulian oBeltrami
 
Il direttore del Parco Adamello Brenta si è dimesso? «No, scherzavamo».
Giallo? Ma con soluzione. D’ora in poi sarà «part time». Lo afferma una nota stampa firmata dal direttore, Silvio Bartolomei, e dal presidente Joseph Masè.
Ricostruiamo. Tre mesi fa scadeva l’incarico di Roberto Zoanetti, che non andava d’accordo con la presidenza. Da qui la decisione di non rinnovare l’incarico. In giugno una delegazione guidata dal presidente si incontrava a Padova con Bartolomei (libero professionista, già direttore di Parco all’inizio degli anni 2000) con il quale si concordava la sua salita a Strembo. 
 
A fine luglio il Comitato di gestione ratificava la scelta della Giunta, non senza discussioni per il metodo usato, senza il coinvolgimento dei delegati. Zoanetti nel frattempo presentava ricorso, perciò si è atteso per capire cosa fare.
25 giorni fa Bartolomei firmava il contratto. Però venerdì scorso, a sorpresa, spediva una mail ai dipendenti ed alla Giunta del Parco per annunciare le sue dimissioni: «Motivi familiari».
Sbalordimento generale, anche perché il contratto era appena stato firmato. A quel punto il presidente Masè convocava l’aspirante dimissionario per vedere il da farsi e contemporaneamente la Giunta per ieri pomeriggio.
Bartolomei, sentito da noi, se la cavava con una battuta: «Oggi è una bella giornata di sole». Di fronte alle nostre insistenze dichiarava: «Parlate con il presidente».
 
A fine giornata arrivava una nota stampa del Parco in cui si legge fra l’altro: «Come già preannunciato dal presidente Masè, il dottor Bartolomei aveva manifestato in più occasioni difficoltà a conciliare l’impegno al Parco con la propria famiglia e di avere in alcune occasioni pensato di rinunciare all’incarico. Oggi, a seguito di un incontro in sede tra il direttore, il presidente ed il vicepresidente, è stato concordato che il direttore, al fine di tentare di conciliare il lavoro con la famiglia, nei prossimi mesi sarà impegnato presso l’ente part time».
 
Come dire? E’ finita a tarallucci e vino, con soddisfazione delle parti, considerato che la nota stampa riporta il ringraziamento di Bartolomei verso il presidente e la Giunta «per aver capito la mia situazione e per avermi manifestato fiducia. Sono certo che riusciremo insieme a rilanciare l’ente», che evidentemente ha bisogno di rilancio, nonostante più volte si sia raccontato di successi nazionali ed internazionali.
 
Dal canto suo, Joseph Masè aggiunge: «In un mondo in cui tutti rincorrono il denaro e la carriera, il dottor Bartolomei, che ha scelto di ridurre il proprio impegno lavorativo per dare priorità ai valori in cui crede, è un esempio per tutti. In questo breve periodo egli ha avviato un processo di profonda riforma che verrà portato avanti con la stessa determinazione al fine di raggiungere i prestigiosi obiettivi che ci siamo prefissi».
 
Inutile dire che le reazioni non saranno unanimi, soprattutto perché probabilmente non tutti accoglieranno con favore l’idea di avere un direttore dimezzato al posto di un direttore a tempo pieno.

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