Valvestino, ecco il tunnel Cantiere entro il 2017
Si farà o non si farà? Non si può dire che la domanda assilli le comunità del basso Chiese, tuttavia la questione tunnel di collegamento fra la val Vestino e le Giudicarie è sul tavolo da tempo. E ha trovato estimatori, ma anche (forse soprattutto) detrattori.
Perché molti avrebbero preferito che la Provincia investisse soldi sulla statale del Caffaro, arteria utilizzata da decine di migliaia di turisti, autotrasportatori e valligiani. Alla domanda «si farà o non si farà?», nella lettera di fine anno ai suoi censiti, il sindaco di Valvestino (uno dei due comuni, insieme a Magasa, di quel fazzoletto di territorio) ha spiegato in modo rassicurante: «Ad oggi è stato confermato l’intero finanziamento (32 milioni di euro, ndr), cui hanno partecipato sia la Provincia autonoma di Trento che la Regione Lombardia. E’ stato redatto un progetto, concordato con la Sovraintendenza di Brescia, ed è stata deliberata la delega alla Provincia autonoma di Trento.
Siamo consapevoli - aggiunge Pace - che la realizzazione di questo progetto si è protratta nel tempo. Possiamo comunque dire con coscienza e certezza che durante il 2017 l’opera verrà appaltata». C’è un secondo cruccio a disturbare, se non proprio a togliere il sonno agli amministratori della val Vestino: è il passaggio alla Provincia di Trento.
Pace comunica di essere andato recentemente a Roma con il collega Federico Venturini, sindaco di Magasa, per incontrare l’allora ministro Maria Elena Boschi ed il ministro Costa, i quali «hanno espresso la volontà di prendere personalmente in carico la nostra situazione». Il guaio è che in Italia le cose cambiano velocemente. Così in un «amen» è cambiato il governo. Ciò che in val Vestino non si aspettano è che si vada ad elezioni anticipate con scioglimento delle Camere, perché l’iter di cambio di Regione ha bisogno di benedizione parlamentare. Ma chi è in grado (a parte forse il mago Otelma) di prevedere come andranno a finire le vicende politiche nazionali?