Insieme fino all'ultimo addio Il saluto a Laura e Alessio
Alessio Caravaggi e Laura Lorenzi. Marito e moglie. 74 anni lui e 72 anni lei. Una vita trascorsa insieme a Spiazzo dove, alla fine degli anni Sessanta, si sono sposati e hanno messo su famiglia con la nascita dei figli Patrizia, Michele e Claudia.
Originario di Riva del Garda, Alessio Caravaggi, idraulico in pensione, era stato attivo anche nel volontariato, in particolare nella Pro loco che in passato aveva presieduto per una decina d’anni. Nel paese di Spiazzo e in quelli vicini sia Alessio che Laura erano conosciuti, apprezzati e benvoluti.
Poi, nella notte di giovedì, l’estremo epilogo delle loro vite arrivato all’improvviso e nello stesso momento, a distanza di pochissimo tempo, forse di qualche minuto, per l’uno e per l’altra: Alessio, che aveva problemi di cuore, è spirato all’ospedale di Tione dove era stato ricoverato qualche ora prima perché non si sentiva bene; Laura è invece spirata a casa dove la figlia Claudia, arrivata dalla mamma per comunicare l’improvviso peggioramento delle condizioni di papà, l’ha trovata riversa a terra. Insieme nella vita e insieme nel suo atto finale.
Ieri, a Spiazzo, il funerale per i due coniugi si è tenuto nella chiesa di San Vigilio. Le due bare, vestite di fiori, una accanto all’altra ai piedi dell’altare, hanno accolto tante, tantissime persone giunte per l’estremo saluto ai due coniugi e per stringersi affettuosamente attorno ai familiari.
Schierati tra la gente anche i Vigili Volontari del Fuoco di Spiazzo a sostenere il loro vicecomandante Michele Caravaggi, figlio di Alessio e Laura. Il dolce e mesto canto del coro parrocchiale ha accompagnato la Messa concelebrata da don Federico Andreolli con don Gilio Pellizzari arrivato nel suo paese natale dalle Giudicarie Esteriori, per dare l’ultimo saluto ai suoi compaesani.
«Il figlio dell’uomo arriva nell’ora che non aspettiamo – ha detto don Federico rifacendosi al Vangelo – per alcuni anche troppo presto, per tutti nell’ora che non possiamo sapere prima. Però, questa ora inaspettata, per chi ha fede è l’ora della vita, è l’ora dell’incontro».
Insieme al conforto della fede, anche quello concreto della solidarietà umana: un abbraccio, un gesto o una parola portati dalle tante persone che hanno cercato di «fare coraggio» alle famiglie Caravaggi e Lorenzi costrette ad affrontare lo straziante dolore della morte contemporanea di una mamma e di un papà, di un nonno e di una nonna, di due familiari.