Sasso si stacca dalla parete e centra l'auto Il parabrezza regge: miracolati i due passeggeri
Una pietra di circa due chili di peso è piombata su un’auto che ieri mattina transitava sulla strada statale che collega San Lorenzo in Banale a Molveno. «Erano le 10.20 e improvvisamente è esploso il parabrezza. Ho visto la morte in faccia» racconta Corrado Danielli, ieri sera ancora choccato per l’accaduto: «Se ci penso mi viene la tremarella».
L’uomo era diretto verso le piste da sci della Paganella in compagnia di un amico. «Superata la galleria di San Lorenzo, abbiamo compiuto un paio di curve finché il grosso sasso si è staccato dalla parete, conficcandosi nel vetro. Viaggiavo sul sedile del passeggero della Ford Ka e la pietra si trovava all’altezza della mia testa» sono le parole del pensionato.
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Non è la prima volta che sulla statale 421 si verificano episodi di caduta massi, già segnalati alla Provincia - in diverse occasioni - dagli amministratori della zona. Il tema è peraltro approdato proprio ieri in consiglio con un’interrogazione di Mario Tonina (Upt), che ha evidenziato anche le difficoltà legate alla conformazione tortuosa del tratto stradale e la presenza della roccia sporgente sulla carreggiata. «Gli operai del Comune ci hanno riferito che ogni mattina passano in zona per pulire l’asfalto dai sassi caduti a terra. Ci hanno anche invitato a spostarci velocemente da lì perché avremmo potuto essere colpiti nuovamente» è l’incredibile racconto di Danielli.
Il caso ha voluto che la pietra non sfondasse il parabrezza. «Devo ringraziare il mio angelo custode se posso raccontare quanto è accaduto» aggiunge l’uomo. Il grosso sasso si è conficcato nel vetro, entrando nell’abitacolo solo per una piccola porzione. Immediatamente è scattata la chiamata ai carabinieri, affinché verificassero la situazione. Lo spavento è stato enorme.
Il luogo dell’incidente si trova a circa 400 metri dalla galleria. La rabbia per quanto è accaduto (sulla parete rocciosa non sono stati installati ausili di difesa come le reti paramassi) si mescola alla gioia di non essere finito all’ospedale: «Sarebbe potuto accadere qualcosa di molto brutto. Come è possibile che la Provincia, pur essendo a conoscenza della situazione, non sia ancora intervenuta?». I crolli, come detto, sono piuttosto frequenti, in particolare nel periodo invernale con sbalzi di temperatura, nevicate e piogge.
Solo qualche settimana fa un episodio simile era avvenuto sulla statale della Val di Cembra. Un masso di 8 chili aveva rotto il vetro di una Opel che scendeva in direzione di Lavis, poche centinaia di metri dopo l’abitato di Mosana. L’automobilista aveva rimasto lievemente ferito.