Storo, il Team Volley C8 festeggia il mezzo secolo di vita
In questi giorni in cui il mondiale femminile sta mostrando tutta la «freschezza» di uno sport giovane come la pallavolo, potrebbe sorprendere che in Val del Chiese essa sia presente da ben 50 anni grazie a quello che oggi si chiama TeamVolley C8 (C8 sta per quello che una volta era la sigla del comprensorio giudicariese).
Correva infatti il 1968 quando un gruppo di ex studenti capeggiati dal carismatico Gianni Grassi «Grant» portò a Storo, dentro la polisportiva Settaurense, uno sport allora quasi sconosciuto: il volley.
Si giocava su campi di cemento all’aperto, indossando canottiere di lana e spesso gli attacchi e le battute erano a bilanciere. L’entusiasmo però era grande e i risultati furono subito incoraggianti, ponendo la Pallavolo Settaurense tra le più interessanti realtà regionali. Nei primi anni ’70 iniziò la lunga peregrinazione, alla ricerca di una palestra da considerare «casa» propria, un problema che, a parte il breve periodo in cui fu concesso di giocare nella piccola palestra delle Medie di Storo, si sarebbe risolto solo all’inizio degli anni 2000. Malgrado queste difficoltà pian piano la società, oggi presieduta da Igino Ferretti, si consolidava e alla generazione dei fondatori ne seguiva un’altra che avrebbe caratterizzato la seconda metà degli anni ‘70 e i primi anni ‘80. In quel periodo, con la presidenza del vulcanico Adriano Candioli, la società fece grandi passi avanti verso il futuro con la creazione di un settore giovanile maschile e con l’idea, allora rivoluzionaria, di dare vita ad un settore femminile guidato da Gianfranco Poletti.
Pochi anni dopo, lasciata la presidenza ad Angelo Grassi, Adriano Candioli assieme a Paolo Marotto avrebbe portato la terza grande innovazione, l’avvio del minivolley.
Minivolley che portò subito grandi risultati e fece scoprire quelle atlete che pochi anni dopo avrebbero fatto salire fino alla serie C la pallavolo femminile. Infatti, a cavallo degli anni ‘80 e ‘90, con le presidenze di Salvatore Moneghini e di Giampietro Beltramolli, la pallavolo della Valle del Chiese passò in pochissimi anni dalla 2° divisione maschile e dalla 3° divisione femminile ad avere, nella stagione 1993/1994, la serie C sia maschile sia femminile.
Fu un periodo di grande crescita societaria e tecnica, in cui alla valorizzazione dei numerosi talenti locali, come Dario Ferrari o Paola Bettazza, si unì la scelta di aprirsi all’esterno con allenatori e giocatori provenienti dalla Lombardia, come Umberto Panzeri e i fratelli Zanaglio. Gli anni ‘90 videro la società, divenuta Teamvolley C8, affermarsi come una delle C maschili più competitive della regione grazie anche all’apporto di giocatori e allenatori che portarono a Storo la loro esperienza come Giorgio «Nono» Signoretti e Stefano Tamburini e altri che, dopo aver «imparato» il volley a Storo, avrebbero preso la strada della serie B come Davor Sulina e Paolo Pajer. Purtroppo dopo questo periodo il settore maschile iniziò un lento declino arrivando a metà degli anni 2000 ad una sospensione dell’attività interrotta tre anni fa. Intanto il settore femminile si consolidò, passando dalle collaborazioni con altre società come il C9 Arco e lo Stenico, lavorando sempre su tutto il territorio del Chiese, arrivando ad avere una squadra consolidata nei campionati regionali (un secondo posto in serie C il miglior risultato) e soprattutto creando un settore giovanile di primo livello con tre titoli provinciali nel palmares e la creazione di atlete in grado di salire verso categorie superiori, come Anna Mezzi (addirittura in A2), Alice Nicolini ed Ilaria Maestri.
«Ci preme infine evidenziare - concludono i referenti del sodalizio - come la crescita tecnica e societaria non abbia cambiato le caratteristiche di fondo della società, basata soprattutto su una sana voglia di stare insieme in un ambiente sano ed inclusivo.
Un ambiente che molti ex giocatori non hanno voluto abbandonare continuando con ruoli diversi a garantire il presente ed il futuro della pallavolo in Valle del Chiese».