A Storo arrivano da Trento 700 mila euro per completare dopo 25 anni l'auditorium
Per l'ormai ex giunta provinciale guidata da Ugo Rossi, venerdì scorso è stato giorno di lavoro: in una riunione ha licenziato 133 provvedimenti, tra cui l’ammissione a finanziamento di un’opera attesa da almeno 25 anni, il completamento dell’auditorium di Storo, edificio da oltre 400 posti costruito come una scatola, sostanzialmente vuota, dunque inutilizzabile a causa della mancanza dei requisiti antincendio, delle luci, di lavorazioni esterne, degli arredi.
Edificio rimasto bloccato per tanti motivi, anche per via di una causa legale intentata da Mauro Ferretti e vinta recentemente dal Comune.
Ora, sbloccato tutto, arrivano i soldi per mettere la «scatola» a norma e sistemarla anche esternamente, dato che il tempo ha già fatto danni: in tutto, la giunta provinciale ha stanziato 699.750 euro su una spesa ammessa di 705mila euro per due interventi.
Il primo, da 485mila euro, per lavori di adeguamento alla normativa antincendio, sono indispensabili al fine di acquisire il certificato di prevenzione incendi e quindi ottenere l’agibilità dei locali, oltre al completamento della struttura con le attrezzature necessarie per il suo utilizzo come auditorium, con luci, eccetera.
Il progetto preliminare di queste opere è stato approvato l’11 settembre scorso dall’amministrazione guidata da Luca Turinelli.
Il secondo intervento, da 220mila euro, concerne invece i lavori di risanamento delle facciate e degli elementi architettonici dell’auditorium, compresa la sistemazione dei piazzali di pertinenza all’edificio, ormai in stato di degrado.
Dopodiché, si spera che si possa alzare presto il sipario e che «l’incompiuta» sia solo il titolo della celeberrima Sinfonia di Schubert.