Ecco il "Lefay Resort" l'hotel di gran lusso ha aperto a Pinzolo
Si sono aperte ieri le porte di un «paradiso» di cui tanto si è parlato negli ultimi anni: il Lefay Resort & Spa Dolomiti.
Di che si tratta? I numeri, anzitutto: tali che voi umani... 5.000 metri quadrati di superficie, 88 suite a partire da 57 metri quadrati, per arrivare alla prestigiosa «Royal Pool & Spa Suite» da 430 metri quadri.
Inoltre 22 residenze private (in vendita da luglio 2018) collegate direttamente ai servizi del Resort. Come affermano i titolari (la bresciana famiglia Leali): «E’ il primo caso di Serviced Branded Residences in una Spa Destination italiana».
Altri numeri: il centro benessere. «Quattro livelli: un intero piano dedicato ai trattamenti con più di 20 cabine riservate all’innovativa proposta benessere ispirata alla natura alpina ed ai pluripremiati trattamenti Signature; piscina interna/esterna riscaldata tutto l’anno; un livello dedicato al fitness, con palestra aperta 24 ore su 24, equipaggiata con l’esclusiva linea Artis di Technogym®; la zona riservata agli adulti. Quest’ultima accoglie la piscina interna realizzata in tonalite e l’innovativo Mondo Energetico Terapeutico, ispirato alla filosofia Lefay Spa Method, composto da cinque aree con diverse tipologie di saune, materiali, fitoterapie e aromaterapie, collegate alla vasta whirlpool centrale con acqua arricchita ai sali di magnesio.
E la ristorazione? E’ affidata all’executive chef del Gruppo, Matteo Maenza, e allo chef de cuisine, Martino Longo. Il Ristorante Dolomia, con affascinanti vedute sullo scenario delle montagne, unisce «ricette tipiche e sapori rinnovati».
Da dicembre aprirà il Gruàl, «ristorante organico», cioé «bio»: proporrà una cucina «che privilegia etica e selezione delle materie prime, ma soprattutto fornitori che adottano sistemi di produzione biologici».
L’architettura. Progettazione di studi di prima classe. Ampio uso di materiali naturali del territorio: abete e larice per i rivestimenti esterni, rovere per il parquet, castagno per gli arredi e tonalite dell’Adamello.
Nella costruzione una parola d’ordine: sostenibilità. Tradotto, certificato ClimaHotel, e due criteri: contenimento del fabbisogno energetico e utilizzo di fonti rinnovabili con sistemi di produzione ad elevato rendimento (caldaia a biomassa ed impianto di cogenerazione).
Il commento dei titolari, Domenico Alcide e Liliana Leali, fondatori di Lefay Resorts, è venato di orgoglio «per aver portato il brand Lefay in una delle destinazioni di montagna più affascinanti, completando in tempi record una struttura che siamo certi creerà stimoli e risorse per tutto il territorio, diventando un riferimento in tutto l’arco alpino».