Si schianta con l'Ape contro un'auto Muore Luigi Viviani, 86 anni, di Villa Rendena
La sua Ape, che utilizzava tutti i giorni per spostarsi da casa e occuparsi delle faccende quotidiane, ieri mattina era stata centrata da un’auto, sbalzandolo sull’asfalto.
In serata Luigi Viviani, ottantaseienne di Villa Rendena, non ce l’ha fatta: è morto al Santa Chiara di Trento dove era giunto dopo essere stato soccorso in strada.
Viviani ieri poco dopo le 10 stava viaggiando da Tione verso la Rendena, diretto a casa dove ad aspettarlo c’era la moglie: era sceso nella Busa per fare qualche compera. L’anziano era appena uscito dall’abitato e, lungo la statale 239, si era lasciato alle spalle la curva verso sinistra della statale 239, nel tratto in cui corre subito sotto la piazzola dell’elisoccorso dell’ospedale di Tione.
Lo scontro, al termine del successivo breve rettilineo, all’altezza dell’incrocio con la strada che, per chi scende da Verdesina, permette di raggiungere da nord l’ospedale.
In quegli istanti dalla Rendena stava scendendo un ventiquattrenne di Madonna di Campiglio, a bordo della sua Fiat 500 Abarth: secondo quanto ricostruito dagli agenti del corpo della polizia locale delle Giudicarie pare che stesse rientrando da un sorpasso e stesse ancora occupando parzialmente la carreggiata opposta alla propria.
Lo scontro tra la 500 e l’Ape è stato violentissimo. La Fiat ha terminato la sua corsa oltre il ciglio della carreggiata, mentre il motociclo dell’anziano si è rovesciato sul fianco sinistro. A seguito dell’urto, Luigi Viviani è stato sbalzato fuori dall’abitacolo, rovinando sull’asfalto.
I soccorsi sono stati immediatamente allertati da altri automobilisti che seguivano i due mezzi e gli operatori della centrale unica per l’emergenza hanno inviato sul posto i vigili del fuoco volontari del corpo di Tione, la polizia locale delle Giudicarie e fatto alzare in volo l’elicottero dei vigili del fuoco permanenti.
Il ventiquattrenne, ferito in modo non grave, è stato soccorso e trasferito nel vicino ospedale di Tione, mentre Viviani è stato accolto dai medici e sanitari della rianimazione del Santa Chiara, dove purtroppo è morto in serata.
Sposato con tre figli, Viviani era un operaio in pensione: dopo aver lavorato per anni alla fonderia Marchesi a Tione si era dedicato alle sue grandi passioni: quella per la caccia e per la pesca.
«Purtroppo nostro padre non ce l’ha fatta», lo ha ricordato commosso uno dei figli, Ugo: «Era sceso a Tione come sempre per qualche acquisto, per fare la spesa e stava tornando a casa da nostra madre. Era una giornata come tante altre».
Grande il dolore anche a Villa Rendena e in tutto il territorio comunale di Porte di Rendena, dove la famiglia Viviani è molto conosciuta e stimata e la notizia della scomparsa di Luigi è giunta in serata: «Siamo vicini alla famiglia, è una notizia terribile», ha commentato il sindaco Enrico Pellegrini.