Fiavè, un addio amaro per il sindaco Zambotti
E così un altro sindaco in questi tempi di incertezze ha deciso di gettare la spugna. E' un giovane, e non è un bel segnale.
Angelo Zambotti ( nella foto , 36 anni a marzo, giornalista impegnato in particolare nel mondo sportivo) alza bandiera bianca dopo appena un mandato da sindaco di Fiavé.
«Mi è costato non poco», commenta al telefono dopo che lo abbiamo trovato in ufficio. «Mi è costato, visto il mio attaccamento al paese ed alla valle. La prima cosa che abbiamo fatto cinque anni fa, al di là della programmazione delle opere per il paese, è stata rivolta alla collaborazione fra i Comuni delle Esteriori. E (lo dico senza falsa modestia) abbiamo fatto bene».
E allora, perché decidere di lasciare il 3 maggio? E deciderlo così di brutto? «Un anno fa ci avevo pensato per diversità di vedute con la mia giunta».
Da ricordare, nel dicembre del 2018, il rifiuto di Zambotti di premiare con il 100% il segretario comunale, in disaccordo con i suoi. «Non apprezzo la teoria dell'uomo solo al comando. Non sono nemmeno capace di azzerare il gruppo e ripartire. Siamo nati come gruppo e dovremmo andare avanti come gruppo. In realtà, negli ultimi tempi, la giunta si è sfaldata».
Possiamo scavare? Coglie la nostra domanda, ma non vuole arare troppo nel profondo. «Diciamo che ci sono state diversità di opinione nell'approccio di qualche tema delicato, mentre sulle idee generali di paese e di valle siamo tutti concordi».
Bene. Ma cos'è successo? «A partire dall'estate scorsa si era convenuto che poteva esserci la necessità di cambiare la guida, tant'è che mi ero messo in discussione con la volontà di fare un passo indietro per la serenità del gruppo. Sa, io sono il primo consapevole di avere determinate competenze: sport, turismo, comunicazione. Se serviva a ricompattare il gruppo avrei potuto tranquillamente fare il passo indietro per occuparmi di quei settori, come semplice componente della squadra, e non più come capolista».
Invece?«L'accordo c'era, ma negli ultimi giorni... sono accadute cose che non mi sono piaciute».
Non va oltre Angelo Zambotti, con il tono della voce che tende a calare verso il precipizio. «Mi sono confrontato con il gruppo e poi sono andato a trovare a casa persone che condividevano il nostro percorso, perché mi pareva necessario il confronto più ampio possibile. Sempre con lo spirito del passo indietro, con l'idea di cercare un nuovo capolista e con l'intenzione di rinfrescare l'entusiasmo che è scemato. Però nell'ultima settimana...».
La voce di Zambotti scende definitivamente, e senti che un po' di magone sale. E ora? A Fiavé torna tutto in alto mare. Per la cronaca la sindaca del pre Zambotti, Nicoletta Aloisi, non fa mistero da tempo di preparare un ritorno in sella. Chi vivrà vedrà.