Oltre 500 casi nelle Giudicarie parla il dottor Dipede: "Ecco come abbiamo affrontato l'emergenza Covid"
Durante la conferenza stampa di ieri della «task force» provinciale sul Covid, il dottor Egidio Dipede, primario di Medicina e Pronto Soccorso dell’ospedale di Tione, ha parlato della sua esperienza. «Noi ci siamo trovati di fronte ad un incremento geometrico di pazienti che arrivavano al Pronto Soccorso di Tione, e sulla base di questa pressione abbiamo attivato una serie di riorganizzazioni della struttura. L’ospedale è cambiato, ed è cambiato completamente in 24 ore; grazie a tutti gli operatori che si sono prodigati in maniera esemplare, abbiamo realizzato 2 reparti Covid. Inoltre si è riusciti a riorganizzare il vecchio Pronto Soccorso per creare 2 accessi di Pronto Soccorso separati, uno per malati Covid e uno non Covid».
Così, ha spiegato Dipede, «una intera ala dell’ospedale di Tione è stata dedicata ai pazienti Covid con un efficace isolamento e una gestione più sicura per gli operatori; abbiamo usato i letti dell’area chirurgica, che ha sospeso le proprie attività su indicazione dell’Azienda Sanitaria Provinciale, in modo che abbiamo potuto ricavare 16 posti al terzo piano, con tutto il personale di chirurgia che ha cambiato lavoro e si è dedicato a una quota di malati Covid. Inoltre - ha detto il primario - nell’area medicina abbiamo ricavato altri 17 letti sui quali - grazie al lavoro dei nostri medici anestesisti e rianimatori - abbiamo potuto costruire anche un supporto ventilatorio non invasivo (12 letti attrezzati su 17) in molti casi con un pallone che aiuta la respirazione a pressione positiva in modo non avvertito, con una specie di casco da palombaro; in altri casi abbiamo allestito letti con ventilatori con pressioni maggiori, su malati più fragili».
In questo momento, ha detto Dipede, «Noi assistiamo in ricovero 33 malati contemporaneamente. Quello che conta è il Pronto Soccorso: il malato che arriva qui non sa ancora se ha la pomonite e quindi abbiamo creato un’area di attesa, dove il malato in 14 letti può attendere l’esito del tampone. Tutto questo sta funzionando e cominciamo a dimettere, sono già una ventina i pazienti guariti».
Dipede ha spiegato che «Abbiamo avuto i letti sempre pieni da 15 giorni, in tutto una sessantina di pazienti, di cui 20 dimessi; tenendo presente che tutta la zona delle Giudicarie ha avuto circa 500 casi, e noi abbiamo avuto un gran numero di ricoveri. Ma nelle Giudicarie - ha concluso il primario - c’è una massa di malati gestiti dai medici sul territorio».