Pinzolo, nessuno vuol fare il medico di base Ricerca a vuoto anche in altri 10 comuni
Dal 2018 non si trova un medico di base che voglia prendere servizio a Pinzolo e frazioni.
L’Azienda provinciale per i servizi sanitari sta per pubblicare un nuovo bando per reperire un nuovo medico di medicina generale per la comunità di Pinzolo, dichiara l’assessore provinciale alla salute, Stefania Segnana, che riferisce di un incontro della consigliera comunale con delega alla sanità, Tiziana Ballardini con i rappresentanti dei medici di famiglia e la direttrice del distretto Centro Nord dell’Apss, Simona Sforzin.
L’esponente della Giunta provinciale fa notare come i bandi precedenti, pubblicati a partire da fine 2018, siano andati deserti; l’auspicio è che un nuovo professionista possa ora scegliere il centro della Valle del Chiese per garantire un servizio importante per la cittadinanza. Intanto, sta per prendere servizio un sostituto provvisorio.
Un problema che non è solo della Rendena: delle 18 zone cosiddette «carenti» della medicina generale, ossia posti dove è stata individuata la necessità di nominare nuovi medici di medicina generale, solo 8, ossia meno della metà, hanno visto una soluzione nel 2020. Per queste zone i medici in graduatoria contattati dall’Azienda sanitaria hanno accettato l’incarico e alcuni hanno preso servizio a luglio. Per le altre sedi, invece, i tempi si allungano.
Le zone carenti individuate a marzo e per le quali era stato indetto un bando per la sostituzione di medici andati i pensione o che si erano trasferiti, erano due in città, in particolare una nella zona Centro Storico/Piedicastello e l’altra nella circoscrizione Oltrefersina, e poi le altre a Isera, Tiarno di Sopra, Arco, Dro, Comano Terme, Fiavè, Pinzolo, Civezzano, Baselga di Pinè (due), Mezzano, Tesero, Sporminore, Cavareno, Giovo e Terre d’Adige. Di queste, al momento, sono state coperte le due sedi della città, quella di Tiarno di Sopra, Arco, Civezzano, le due sedi di Baselga di Pinè e quella di Terre d’Adige.
In aprile erano state approvate le graduatorie dei medici di assistenza primaria che avevano concorso per l’assegnazione delle 18 località. I professionisti interessati erano stati convocati il 20 maggio scorso ma anche se c’era inizialmente un buon numero di medici in lista, le sedi poi accettate sono state solo 8.
Purtroppo a rimanere senza medici sono state soprattutto quelle più decentrate. Tra gli incarichi assegnati e già pubblicati sul sito dell’Azienda c’è quello per la circoscrizione di Trento Centro Storico/Piedicastello, ambito Trento nord, assegnato a Luca Bonito. Il posto a Civezzano è stato assegnato a Carmelo Romeo Coniglione mentre a Baselga di Pinè dovrebbe andare Nistreanu Olga. A Terre d’Adige la zona carente è affidata ad Alberto Mattarei, che già era sostituto della dottoressa Carol Paternoster.
Per quanto riguarda le zone carenti per le quali nessuno dei professionisti ha manifestato interesse, ora l’Azienda le pubblicherà nuovamente in sede nazionale per verificare se altri, fuori dai nostri confini provinciali, sono interessati ad esercitare in Tesino piuttosto che a Cavareno, solo per fare l’esempio di due paesi rimasti senza medico.
«Se anche questa chiamata dovesse andare deserta - spiega Luca Gherardini, a capo del servizio amministrativo personale dell’Azienda sanitaria - la possibilità di esercitare in queste zone carenti verrà data ai medici di medicina generale che attualmente frequentano la scuola di formazione in medicina generale».
In alcune zone che non sono state coperte l’Azienda, in attesa dell’arrivo di un titolare, ha assegnato un incarico provvisorio. A Pinzolo la dottoressa Anna Russa ha coperto provvisoriamente la zona da giugno a oggi, in piena emergenza Coivid. Ma è ora di rientrare alla normalità.