La Zangola apres-ski, progetto lievitato a 13 milioni di euro, e l'Asuc di Fisto paga
Incontro con i soci milanesi, aumentano i costi di costruzione ma la struttura potrebbe aprire nel dicembre 2023. Ma senza l’albergo che «sarà fatto in un secondo tempo»
SPIAZZO. Dicembre 2023. È questa la data entro cui il ristoclub e l'aprés-ski del "Super G Madonna di Campiglio" potrebbero aprire i battenti. A confermarlo, durante un incontro promosso dai proprietari della Zangola - l'Asuc di Fisto, sono stati i soci della "5 club srl" di Milano, società che nel 2021 ha vinto il bando dell'ente rendenero.
Andrea Baccuini e Giacomo Sonzini hanno fatto il punto sull'intervento partendo dall'esperienza maturata con il rifugio "Super G" di Courmayeur ed entrando nel dettaglio dell'operazione "campigliana" che prevede un investimento di 13 milioni circa, complessivi di Iva ed oneri.
Un importo in netto aumento rispetto ai 10 milioni proposti in sede di gara. Ad incidere su questi aumenti sono stati per i soci prevalentemente due fattori. Da una parte l'aumento generale dei prezzi con un rincaro stimato al 30% rispetto al 2020; dall'altra il recepimento delle modifiche chieste dalla commissione tecnica dell'Asuc per salvaguardare l'edificio storico della Zangola. «Per poter liberare la Zangola su 3 facciate - ha aggiunto Sonzini - e darle la giusta valorizzazione abbiamo deciso di spostare l'aprés-ski. Questo però ha comportato un aumento dei volumi e costi ulteriori per realizzare una struttura indipendente».
Infine, si lega all'aumento dei costi anche la realizzazione delle opere in due step. «Puntiamo ad aprire il ristorante e l'aprés-ski - ha proseguito Baccuini - per il dicembre del 2023, ma l'hotel che sorgerà sul sedime della ex Zangolina sarà realizzato in un secondo momento».
Non oltre però, ha precisato Giabardo «i 30 mesi dall'apertura delle altre strutture».
Variazioni queste che verranno suggellate da una nuova convenzione su cui si è soffermato il dottor Alberto Giabardo che per l'Asuc ha seguito l'intero iter. «A fronte di questi aumenti è previsto un contributo ulteriore dell'ente. Al milione e 900 mila euro previsto nel bando, si aggiungeranno 470 mila euro al raggiungimento di un investimento di 10 milioni». Confermato invece il canone annuale di 150 mila euro, a cui dal terzo anno si sommerà una percentuale sull'extra fatturato.
Ed è sulla convenzione che Mauro Villi, componente del comitato, ha ribadito la sua posizione. «Ritengo opportuno - ha commentato - che prima della sottoscrizione i censiti siano informati sulle modifiche e che venga programmato un referendum». Uno strumento quest'ultimo che non è previsto dall'iter e su cui si è espresso il vicepresidente Daniele Adami: «Il Comitato è stato votato dai censiti proprio per decidere su questioni importanti come queste».