“Ho fatto tre guerre, non ho paura”: colpisce la moglie e due carabinieri
L'episodio è avvenuto in val Rendena. «Sono un ex soldato, ho fatto tre guerre. Fatevi sotto». A lanciare la sfida è stato un uomo di 52 anni, di origine ucraina
VAL RENDENA. «Sono un ex soldato, ho fatto tre guerre. Fatevi sotto». A lanciare la sfida è stato un uomo di 52 anni, di origine ucraina. Di fronte a lui due carabinieri, intervenuti per sedare il litigio scoppiato nella sua abitazione.
Lo straniero è passato dalle parole ai fatti e ha mandato in ospedale i militari: ora è in carcere a Spini, dove dovrà scontare tre anni e due mesi per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. L'episodio è avvenuto in val Rendena.
Era sera e una pattuglia è intervenuta a casa dell'uomo per capire cosa stesse accadendo. La chiamata arrivata alla centrale unica dell'emergenza segnalava una lite ed in effetti, come i carabinieri hanno appurato, l'uomo aveva alzato le mani contro la moglie. Quest'ultima si è recata in ospedale per le cure ed è stata dimessa con prognosi di guarigione di cinque giorni.
Il soggetto non solo è stato violento con la moglie, ma ha fin da subito avuto parole e atteggiamenti aggressivi nei confronti dei carabinieri, che l'avevano invitato a calmarsi e a rimanere nel garage, luogo in cui da un po' di tempo aveva portato letto e materasso.
Anziché cercare di rimanere tranquillo, il 52enne ucraino si è messo, come nel pugilato, nella posizione di guardia. Si è arrotolato i pantaloncini fino all'inguine, si è tolto le ciabatte e ha chiuso i pugni pronto al combattimento. "Non rompetemi i c..., non ho paura di nessuno" ha detto.
Il primo colpo lo ha sferrato al cofano dell'auto dei carabinieri. Quindi ha colpito con un calcio al volto uno dei due militari, facendolo cadere. Placcato, lo straniero ha iniziato a scalciare e sbracciarsi, finché è riuscito a prendere la mano dell'altro carabiniere e con una mossa rapida gli ha ruotato l'avambraccio. Per immobilizzare il soggetto è stato necessario l'intervento anche di un'altra pattuglia.
Fortunatamente i due carabinieri colpiti stanno abbastanza bene: sono stati medicati e subito dimessi. Ma alla fine della serata - contando prima la moglie e poi i militari - sono state tre le persone che hanno dovuto ricorrere alle cure mediche, a dimostrazione della violenza e dell'aggressività del cittadino ucraino. Di questo ha tenuto conto il giudice, che ha disposto che l'arrestato, difeso dall'avvocato Giuseppe Benanti, debba scontare la pena in carcere.