Graziano Ferrari, l’addio al trentino che ha fatto fortuna in Inghilterra
Fu fondatore e poi presidente della sezione della Trentini nel mondo di Londra, Ferrari. Non a caso al funerale è intervenuta la neo presidente Maria Carla Failo, che ha ricordato pubblicamente i meriti dello scomparso
BREGUZZO. Un cielo malmostoso ha costretto le persone che hanno affollato il piccolo camposanto di Breguzzo a tenere l'ombrello in mano, sabato 26 ottobre pomeriggio, per l'arrivo e la partenza di Graziano Ferrari: l'arrivo da Londra e la partenza per l'ultimo viaggio. E a rendere più malinconico l'addio ci ha pensato (mentre l'urna veniva messa nel loculo) un classico della tristezza, "Dio del cielo, Signore delle cime". Per Graziano, che dopo quasi sessant'anni a Londra, ha voluto tornare per l'ultimo sonno all'ombra delle sue montagne.
Le aveva lasciate nel 1966, a 18 anni, per cercare fortuna nella capitale inglese, dove la sorella di un amico di Carisolo aveva sposato un molèta. E l'arrotino divenne il mestiere di Graziano, ma non un arrotino qualsiasi: un vero imprenditore. Poco dopo l'arrivo sposò Giorgina di Carisolo.
La sua vita l'ha riassunta in un intervento toccante il figlio, che ha ricordato la «risata contagiosa» di Graziano. «Anche in ospedale ci faceva ridere per tranquillizzarci». «Quando visitavi la sua casa non uscivi mai senza un bicchiere di vino, un pezzo di formaggio o una fetta di salame».
Sul lavoro sapeva essere duro, però «sedici anni dopo aver mollato, i clienti chiedevano ancora di lui». «L'etica del buon lavoratore l'aveva imparata in gioventù: il papà lo mandava ad accudire le mucche all'età di otto anni». E non c'erano complimenti, «ma uno scopazzone del papà o i calci nel sedere del salumaio di Trieste, dove fu mandato a quindici anni».
Nel racconto familiare c'è l'esperienza giovanile, «quando con il fratello Enzo molava i coltelli in valle. Lo ricordava negli ultimi giorni di delirio quando esclamava: 'Quanti coltelli devo molare ancora? Devo portarli a Bagolino'. Purtroppo a Enzo non piaceva questo lavoro, quindi non ha voluto continuare l'attività».
Da non dimenticare il ruolo di Graziano Ferrari in seno alla comunità italiana di Londra, «tanto che - come ricorda il figlio - alla sua morte gli hanno dedicato la prima pagina del giornale locale».
Fu fondatore e poi presidente della sezione della Trentini nel mondo di Londra, Ferrari. Non a caso al funerale è intervenuta la neo presidente Maria Carla Failo, che ha ricordato pubblicamente i meriti dello scomparso.
Infine non poteva mancare la preghiera dell'arrotino: «Signore aiutami e proteggimi dai casi della vita; fa che la mia fede in te sia sicura come il coltello nella mia mano; sii sempre vicino a me affinché possa ritornare al mio paese, alla mia casa e con i miei cari». Preghiera esaudita. Graziano Ferrari è tornato là dove era nato, dove ci sono le radici.