Bolbeno: per la pista da sci a bassa quota lievitano i costi (pubblici) oltre i 6 milioni invece dei 4 previsti
Il sindaco annuncia l’apertura per Natale e assicura che «non c’è alcun aumento vero, in quanto era tutto previsto da prima»
BOLBENO (BORGO LARES). «La nuova pista da sci e la nuova seggiovia di Bolbeno verranno aperte per Natale: tutto per quel periodo sarà terminato e collaudato». Lo assicura il sindaco di Borgo Lares Giorgio Marchetti, che il 18 novembre ha portato in giunta comunale le ultime delibere su una delle opere più discusse degli ultimi anni. Una discussione destinata a proseguire, visto che tra le delibere c'era anche la seconda perizia di variante per la parte di competenza del Comune, ossia quella relativa alle pista da sci, che passa da una spesa complessiva di 1.843.109 euro prevista all'atto di approvazione del progetto (fine giugno 2022) ai 2.586.375 euro di oggi. Cui si aggiungono altri 3.799.180 euro spesi da Trentino Sviluppo, per un totale di oltre 6,4 milioni.
Un po' più dei 4 milioni previsti nel protocollo d'intesa che a fine 2019 vincolava TS per 2,5 milioni e gli enti locali (Comune, Bim Sarca, Comunità delle Giudicarie e Pro loco di Bolbeno) per 1,5.
Per il sindaco, però, «non c'è nessun aumento vero, perché tutto era già previsto fin all'inizio, solo che una parte di opere all'epoca non aveva ancora una fonte di finanziamento certa e quindi non era nel progetto».
«Ma sul Comune - sottolinea Marchetti - non graverà nessun costo in più, in quanto Trentino Sviluppo ci sta comprando la stazione di pompaggio: noi di fatto anticipiamo solo la spesa».
La delibera del 18 novembre ricorda che a fine giugno 2022 fu approvato dalla giunta Marchetti il progetto di ampliamento dell'area sciabile per una spesa complessiva di 1.843.109,42 euro: a fine anno, la realizzazione della nuova pista da sci e l'ampliamento dell'esistente veniva affidata dall'Apac all'impresa Cunaccia Bruno srl per un ribasso del 31,781% sulla base d'asta di 1.453.330 euro, quindi per 999.869 euro. Il 9 novembre 2023 veniva approvata la prima perizia di variante con un aumento dell'importo lavori per 311.187 euro, portandoli a 1.311.057 euro con somme a disposizione per 389.778 euro.
Tra "stop and go" (diverse le proroghe) si è arrivati a novembre di quest'anno con l'approvazione della seconda perizia, che porta il costo dei lavori a 1.719.027 euro e le somme a disposizione a 867.348 euro, per un totale dei 2.586.375 euro: nelle somme a disposizione sono stati inseriti fari per la pista (150mila euro), generatori di neve (140mila), reti di protezione (30mila ) e altre spese tecniche.
A queste somme, come si diceva, vanno aggiunte quelle degli appalti di Trentino Sviluppo: 2.482.119 euro per la seggiovia quadriposto (CCM Finotello srl); 608.801 euro per l'estensione dell'impianto di innevamento (ditta Cunaccia e Coop Lago Rosso); 302.084 per sottoservizi elettrici (Elettro M2 srl); 243.742 per lavori di difesa geologica (Orbari snc); 102.834 per direzione lavori (Saica); 59.600 pwe coordinamento sicurezza (geometri Amistadi e Cerana).
Cifre che scandalizzano Aldo Collizzolli di Onda, da sempre contrario a questo uso delle risorse. Ma il sindaco ribatte: «Stiamo cercando di ultimare un'opera importante, per dare un servizio migliore ai Comuni convenzionati, in costante aumento: nel 2019 ne avevamo 42, ora sono 56, per oltre 60mila abitanti. Noi siamo l'unica stazione che permette alle famiglie di sciare a prezzi contenuti, su una pista esposta a Nord, dove spesso si verifica il fenomeno dell'inversione termica».
Ieri, in effetti, i cannoni ai 557 metri di quota di Bolbeno erano in funzione per la pista non toccata dai lavori, perché la temperatura segnava -5, mentre a Campiglio e al Tonale erano fermi, col termometro a +1. Ma il gelo di Bolbeno non congela la polemica: forse solo conti sostenibili, alla lunga, riusciranno a farlo.