Cembra si appassiona alla storia di Bonifacio

Dopo la presentazione del libro su suor Cristina Paolazzi, suora missionaria in Cina per oltre 62 anni, che si è tenuta venerdì 21 novembre, i Cembrani sono accorsi numerosi anche al secondo appuntamento dedicato alla memoria e alle radici di comunità, proprio del programma culturale del Comune di Cembra. È toccato stavolta ad una serata dedicata a Bonifacio Zanotelli, classe 1912, che trascorse 20 mesi sul fronte del Don durante il secondo conflitto bellico. Unitamente alla presentazione della pubblicazione che riproduce il suo diario di guerra vi è stata l'inaugurazione di una mostra che riguarda lui e coloro che nel 1944-45 vissero la guerra da civili.


Il progetto, molto ambizioso, partiva appunto dal diario di Bonifacio, detto familiarmente Fazi, che è stato integralmente trascritto da Rosanna Nardin e riprodotto sul libro, presentato sabato scorso. Di fronte ad una platea numerosissima, la poetessa Antonella Bragagna ha condotto i lettori nei meandri dell'animo di Bonifacio. Magistrale la sua introduzione, leggendo una poesia di Gigi Zoppello, dedicata alla mmoria dello zio disperso nella steppa gelata. Così come particolarmente toccante è stato il lavoro a due tra la scrittrice e Marco de Giovanelli, che hanno recitato alcuni passo del diario. La gente in sala era emozionata ache per il messaggio che Bonifacio ci ha dato, narrandoci di sé in un momento della propria esistenza così duro e doloroso.


In ogni suo scritto emergeva il legame particolare per la propria terra, il profondo affetto per la figlioletta Arcangela e l'amore per Anna, la carissima moglie. E poi il sentimento di amicizia per i commilitoni, alcuni dei quali non più tornati e la consapevolezza che la guerra è una iattura. 
A rendere ancora più toccante l'atmosfera è stata la sezione giovanile del Coro Castion, che ha interpretato alcuni brani a tema. Come pure le poesie di Marco Comperini, alunno di Antonella Bragagna. Il sindaco Antonietta Nardin, che ha seguito l'iniziativa personalmente, ha ringraziato la famiglia di Bonifacio Zanotelli, per la generosità con cui ha consegnato a Cembra una parte della propria storia, facendo sì che da patrimonio privato diventasse patrimonio di tutti. «Questo libro - ha detto il Sindaco - è il frutto della congiunzione di tanti fattori positivi: la bravura narrativa di Bonifacio, la cura con cui la moglie ne ha custodito la sua espressione più toccante, la passione con cui le figlie hanno raccolto gli aneddoti e i ricordi, la pazienza con cui la nipote Rosanna ha trascritto gli originali».


L'evento è quindi proseguito con l'inaugurazione della mostra, aperta al pubblico fino al 26 dicembre, in orario di apertura biblioteca nei feriali e, il sabato e la domenica, dalle ore 10.30 alle 12 e dalle 15 alle 17. Oltre agli oggetti appartenuti a Bonifacio, tra cui il diario, la corrispondenza con la moglie, la piastrina di riconoscimento, fotografie e documenti dell'epoca, sono esposte altresì diverse testimonianze scritte di Cembrani che hanno vissuto la guerra da civili, nel periodo ricompreso tra l8 settembre 1943 e il maggio 1945.

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