Tetto in fiamme a Grumo, quattro famiglie sfollate
Un tetto gravemente danneggiato, soffitte inutilizzabili e quattro famiglie sfollate almeno per una notte. Questo il bilancio dell'incendio che ieri sera poco prima di cena è scoppiato in una casa di via Miorini a Grumo. Ai numeri andrebbero aggiunti quelli della quindicina di mezzi dei vigili del fuoco e della trentina di uomini tra permanenti di Trento e volontari dei corpi di san Michele all'Adige, Mezzolombardo, Mezzocorona e Faedo chiamati in servizio per domare le fiamme.
Fiamme che, a quanto è dato da capire, sono state propiziate da una stufa a legna. Saranno le perizie degli ispettori dei vigili del fuoco e delle assicurazioni a far luce in dettaglio su quello che è successo. Per ora si può solo ipotizzare che il surriscaldamento o qualche elemento difettoso di una canna fumaria collegata alla stufa all'interno di uno dei quattro appartamenti della palazzina abbia provocato una scintilla che ha dato fuoco al tetto. A quel punto l'incendio si è propagato. E certamente il forte vento che per tutta la giornata tirava anche in Rotaliana ha accelerato la «presa» delle fiamme sugli elementi in legno del tetto.
I vigili del fuoco sono stati allertati verso le 18.30. Con le autobotti si è cominciato a lavorare per contenere l'espansione del fuoco, ma le raffiche di vento alzavano fiamme alte anche quattro metri e visibili da centinaia di metri di distanza. Il pericolo maggiormente temuto dai vigili del fuoco era che il forte vento potesse spingere le fiamme verso le abitazioni vicine, il che avrebbe comportato una situazione decisamente più critica da fronteggiare. Il grosso dell'incendio è stato domato dopo un paio d'ore di lavoro ma, come è naturale in questi casi, i vigili sono rimasti a presidiare il tetto ancora per parecchio tempo nel corso della notte. Nel frattempo le quattro famiglie che vivono nella palazzina sono state fatte uscire dalle abitazioni. Gli appartamenti di per sé non sono stati danneggiati dalle fiamme, ma si è comunque preferito far loro trascorrere la notte fuori casa in attesa di compiere le dovute verifiche sulle condizioni dell'impianto elettrico. I danni sono comunque ingenti.
Alle famiglie è giunto il conforto del sindaco di San Michele Clelia Sandri che appena ricevuta la notizia si è recata a Grumo. Ripercussioni anche sulla viabilità visto che per diverso tempo è stata chiusa la statale.